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Tregua in bilico

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Bocciata l’Istanza d’Arengo sul caso Swissair. Ma i risparmiatori non demordono: quando parte la trattativa con la Cassa di Risparmio?

San Marino, 26 aprile 2005

Semaforo rosso all’Istanza d’Arengo sul caso Swissair. Ma la battuta d’arresto non scoraggia i risparmiatori, che chiedono con forza l’apertura della trattativa promessa dal governo.

Nuova assemblea del comitato risparmiatori della Cassa di Risparmio nella serata di lunedì 25 aprile.
Durante la riunione c’è stata la presa d’atto della bocciatura dell’Istanza d’Arengo presentata il 3 aprile (sottoscritta da una settantina di risparmiatori) in cui si chiedeva l’istituzione di una commissione consiliare d’inchiesta per accertare la correttezza dell’operato della Cassa di Risparmio sulla vicenda Swissair.

In base alla legge, è la motivazione della bocciatura, la petizione popolare non presentava i requisiti di interesse pubblico.
Pronta la replica di Maurizio Stefanelli, coordinatore del comitato: “Nessun dramma, vorrà dire che per il prossimo semestre reggenziale presenteremo altre Istanze d’Arengo di interesse generale”.

A preoccupare di più il gruppo di risparmiatori è l’assoluto silenzio che è calato sulla proposta di arbitrato del governo, ovvero sulla promessa di far partire al più presto un tavolo di confronto con la Cassa di Risparmio.

Per ottenere un faccia a faccia con la banca sammarinese, all’inizio del mese di aprile i risparmiatori vittime del crack Swissair avevano deciso di sospendere ogni manifestazione di protesta per due mesi, ma da allora tutto tace.
Tregua in bilico? La pazienza del gruppo di risparmiatori è al limite, così Stefanelli si rivolge direttamente al governo :“Sono tre settimane che attendiamo inutilmente un segnale di dialogo. A questo punto è urgente una risposta ufficiale da parte del Congresso di Stato sulla trattativa per il recupero dei risparmi volatilizzati dopo il fallimento della compagnia aerea svizzera. E’ chiaro che se nel giro di pochissimi giorni il tavolo non parte, ritorneremo con ancora più determinazione a organizzare azioni di protesta”.

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