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Diritti del lavoro violati: ecco la lista nera

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La Conferenza OIL di Ginevra ha divulgato l’elenco dei Paesi inquisiti.Marco Beccari: “Spicca il caso dell’Australia

San Marino, 4 giugno 2004

Sono 24 i Paesi finiti nel mirino della Conferenza Internazionale del Lavoro di Ginevra. Lo fa sapere il segretario della CDLS, Marco Beccari, membro della speciale commissione d’inchiesta dell’OIL.

“La Commissione per l’applicazione delle norme – spiega Beccari – ha divulgato la lista definitiva dei casi oggetto di verifica. I Paesi inquisiti sono 24, più la Birmania che è un caso da esaminare in una seduta speciale”.

Questa la liste nera delle Nazioni inquiste: Australia; Bangladesh; Bolivia; Canada; Cina (Hong Kong); Colombia; Costa Rica; El Salvador; Guatemala; Indonesia, Islanda; Giappone; Myanmar; Niger; Olanda; Polonia; Repubblica di Corea; Repubblica Dominicana; Serbia-Montenegro; Slovacchia; Sudan; Ukraina; Venezuela e Zimbabwe.

Le casistiche delle violazioni sono le seguenti: lavoro forzato 5, lavoro minorile 2, discriminazioni 3, convenzioni “tecniche” 4 e libertà di associazione sindacale 11.

Spicca il caso dell’Australia. “Questo paese è inquisito per il lavoro forzato. Il governo australiano ha ammesso che dal 2001 esistono carceri private in diversi Stati. La privatizzazione degli istituti di pena porta a conseguenze immaginabili, anche se formalmente esiste il controllo Statale. Sarà anche vero che il lavoro è recupero sociale, ma imporlo con le catene…”.

Dai lavori della 92° sessione dell’OIL, in corso in questi giorni a Ginevra, sono inoltre emerse cifre preoccupanti. “Ogni anno nel mondo – continua Beccari – circa 2 milioni di persone muoiono per le conseguenze di un incidente sul lavoro o di una malattia professionale. Anno dopo anno, si registrano circa 270 milioni di incidenti sul lavoro, di cui 335 000 mortali, e 160 milioni di nuovi casi di malattie legate al lavoro”.

Molto attivo anche l’impegno dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sul fronte del lavoro minorile. Nel mondo ci sono 246 milioni di bambini sfruttati, di cui 186 milioni hanno tra i 5 e i 14 anni.

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