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Mezzo secolo di impegno

Risale al 12 novembre 1957 l’atto di nascita della CDLS che all’epoca si chiamava Confederazione generale democratica dei lavoratori sammarinesi. I protagonisti di quel giorno furono un gruppo di venti lavoratori riuniti in comitato promotore. Tra i fondatori spiccano i nomi di Marino Bugli, Antonio Zafferani, Eugenio Reffi, Clara Boscaglia, Augusto Buscarini e Mario Casali. Il 19 dicembre 1957 fu riconosciuta ufficialmente da una delibera del Consiglio Grande e Generale. Il primo sciopero promosso dalla CDLS è del 2 maggio 1958 a difesa degli operai della tipografia Della Balda. E in questi anni progetta uno dei pilastri del mercato del lavoro: la legge del ’61 che apre la strada ai primi contratti collettivi. Il primo congresso è del 12 giugno 1960, che suggella il pluralismo sindacale ed elegge il gruppo dirigente: Marino Bugli è il primo segretario generale. La legge del 1961 introduce il riconoscimento giuridico delle organizzazioni sindacali e nel 1968 entra in vigore la legge sulla quota sociale obbligatoria dello 0,40. Nel 1969 c’è la seconda assise: sono gli anni del boom economico e di importanti conquiste sociali come la legge pensionistica, la cassa integrazione salari e la cassa per gli assegni familiari. Dopo gli anni della difficile crisi economica, dal ’78 all’84, temi affrontati dai congressi CDLS, riprende la crescita e il sindacato affronta nuove sfide come la qualità dell’ambiente, della sicurezza, della salute, degli anziani e dell’espansione del terziario. Nell’87 nasce l’ufficio studi e formazione, mentre a metà degli anni ’90 la Confederazione Democratica dà vita alla Fondazione Solidarietà, organizzazione che opera concretamente nei Paesi del Terzo Mondo. L’undicesima assise (1999) guarda al nuovo millennio, decretando la nascita dell’Asdico, la prima associazione ad occuparsi dei diritti del cittadino-consumatore.

Per approfondire la nostra storia:

Mezzo secolo in 120 secondi

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