San Marino 25 gennaio 2022. La pandemia non frena l’occupazione: nel privato il numero di lavoratori è passato dai 16.193 del novembre 2020 ai 16.616 del novembre 2021 (oltre 420 in più). È la fotografia scattata dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica di San Marino (Upecedes).
Ecco nel dettaglio i dati relativi al terzo trimestre 2021:
• Occupazione / disoccupazione
Al 30 settembre 2020 le forze di lavoro complessive sono pari a 23.115 unità, rispetto al 30 settembre 2020 si evidenzia un incremento di 415 unità (+1,8%). I lavoratori dipendenti del settore privato sono 16.854 (+4,1%) e, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano l’88,3% della forza lavoro.
Le altre componenti della forza lavoro sono rappresentate da: 1.631 lavoratori indipendenti (7,1% della forza lavoro) e 1.064 disoccupati totali (4,6%), di cui 688 sono disoccupati in senso stretto.
I lavoratori dipendenti del settore privato, nell’ultimo anno sono aumentati di 670 unità; le variazioni positive più significative sono stati rilevate nei ai settori: “Commercio” (+229 lavoratori pari al +8,5%), “Attività Manifatturiere” (+235 lavoratori pari al +0,7%), “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione” (+151 lavoratori pari al +16,4%).
I settori che hanno registrato un saldo negativo dei dipendenti sono: “Attività Finanziarie e Assicurative” (-54 lavoratori pari al -8,3%), “Costruzioni” (-28 lavoratori pari al -3%) e “Attività Artistiche, Sportive, di Intrattenimento e Divertimento” (-22 lavoratori pari al -10,8%).
Nel Settore Pubblico Allargato i lavoratori sono diminuiti di 151 unità nell’ultimo anno, assestandosi a 3.566 (-4,1% rispetto al 30 settembre 2020). Il numero medio di dipendenti pubblici dei primi nove mesi del 2021 è pari a 3.678, valore inferiore di 10 unità alla media dell’anno 2020.
Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è aumentato del 4,9%, raggiungendo la cifra di 6.494 lavoratori (+303 unità), pari al 31,8% del totale dei lavoratori dipendenti; nella ripartizione per qualifica, i frontalieri sono principalmente “Operai” (56,6%) e “Impiegati” (41,2%), mentre solo l’1,7% rientra tra i dirigenti. Al 30 settembre 2021 i disoccupati totali ammontano a 1.064 unità (-75 unità rispetto al 30 settembre 2020); di questi, 688 sono disoccupati in senso stretto (-227 rispetto al 30 settembre 2020), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Tra i disoccupati in senso stretto, il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (30% del totale), mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 17,7% con 122 unità. Tassi di lavoro e disoccupazione set-2
• Cassa Integrazione Guadagni.
La CIG liquidata, nel periodo gennaio – giugno 2021, ammonta a 2.800.860 euro con un totale di 755 aziende che ne hanno fatto ricorso. La causa principale per cui è stata richiesta è “Riduzione di attività per COVID-19”.
I settori che ne hanno maggiormente usufruito in termini di ore sono: “Attività di Servizi di Alloggio e Ristorazione” (26% delle ore richieste), “Commercio” (16,9% delle ore richieste), “Attività Artistiche, Sportive, di Intrattenimento e Divertimento” (16,2% delle ore richieste) e “Attività Manifatturiere” (16% delle ore richieste). L’Indennità Economica Speciale erogata nei primi nove mesi del 2021 ammonta a 425.845 euro, lo scorso anno ammontava a 2.455.583 euro.