Via libera
Il Consiglio ha approvato il contratto dei dipendenti pubblici. Entro l’anno scattano gli aumenti con gli arretrati.
San Marino, 30 settembre 2005
In Consiglio l’ultimo atto del contratto PA: approvato l’accordo siglato in luglio tra la Federazione Pubblico Impiego della CDLS e il governo. Aumenti e arretrati entro l’anno.
Il segretario della FPI-CDLS, Antonio Ceccoli, commenta positivamente il via libera parlamentare: “L’approvazione da parte del Consiglio permette di tradurre nel concreto i contenuti dell’accordo contrattuale, a partire dagli aumenti economici. Aumenti che faranno sentire il loro effetto sulle buste paga dei dipendenti pubblici entro l’anno. Nello stesso tempo – aggiunge Ceccoli – è ora possibile accelerare il recupero degli arretrati per centinaia di dipendenti pubblici stabilizzati”.
L’intesa contrattuale prevede per il biennio 2005-2006 aumenti mensili dell’1.4% sul piede retributivo e sugli scatti di anzianità, più una cifra fissa pari a 20 euro.
Sulla parte normativa il nuovo contratto della PA prevede l’aumento di due giorni di ferie per gli 800 dipendenti del contratto privatistico, la copertura per i precari interni anche di posti non definitivamente vacanti e l’immissione in ruolo di circa 300 stabilizzati. C’è infine l’impegno alla rivalutazione economica della reperibilità per i dipendenti interessati.
Ecco nel dettaglio i punti chiave del contratto pubblico.
Punto uno: aumenti economici. Per il biennio 2005-2006 sono stati stabiliti aumenti mensili dell’1.4% sul piede retributivo e sugli scatti di anzianità, più una cifra fissa pari a 20 euro. Gli aumenti a cifra fissa e percentuale sono stati decisi “nell’intento di evitare l’appiattimento retributivo”.
Punto due: precariato. Per il precariato interno si prevede la copertura anche di posti non definitivamente vacanti, mentre per gli stabilizzati si procederà all’immissione in ruolo in base a quanto previsto dal contratto del 2001-2004. “Le parti sono impegnate – si legge nell’accordo – a portare a compimento gli interventi secondo quanto previsto dal protocollo di intesa del 29 novembre 2004. Ai fini del calcolo proporzionale del numero di giorni di congedo ordinario spettante ai sostituti e agli incaricati, non verranno considerate come interruzioni quelle riferite a giorni non lavorativi o a sospensioni del servizio (v. ad es. giornate di riposo, festivi, sospensione delle lezioni o delle attività per chiusura del Servizio)”. Sempre per quanto riguarda il precariato interno, il documento contrattuale afferma che “quanto contenuto nel protocollo d’intesa del 29 novembre 2004 varrà anche nel caso di posti non definitivamente vacanti (vedasi lunghe assenze e distacchi), fatta salva la carriera interna del personale in ruolo nel Servizio o Ufficio e secondo i criteri che si concorderanno nell’ambito della riforma”.
Sul fronte degli stabilizzati, così recita il nuovo contratto: “Al fine di rendere efficace l’istituto della mobilità – si procederà con l’immissione in ruolo del personale stabilizzato in base alle disposizioni del contratto di lavoro del Settore Pubblico Allargato per il quadriennio 2001-2004, espletati, entro il dicembre 2005, i relativi adempimenti di legge”.
Punto tre: contratto privatistico. L’accordo introduce due giorni di ferie in più. “L’aumento di un giorno di congedo ordinario da riconoscersi a decorrere dall’anno 2006 e un ulteriore giorno a decorrere dall’anno 2007”. Inoltre, le parti concordano sulla possibilità di carriera da parte del personale con qualifica di “Addetto”. Questo attraverso l’impegno che (all’atto di ogni rinnovo del Decreto sul Fabbisogno) “venga verificata la possibilità, in via prioritaria, di inquadramento di tale personale in qualifica superiore su posti previsti e vacanti, se in possesso dei requisiti e dell’idoneità e tenendo conto dell’anzianità di servizio”.
Punto quattro: perdita moneta e reperibilità. Per quanto riguarda le disposizioni relative all’indennità di perdita moneta, l’intesa contrattuale impegna le parti ad “avviare il confronto entro l’anno in corso, al fine di dare attuazione ai contenuti del precedente contratto di lavoro del 18 febbraio 2003. In tale occasione potrà anche essere preso in esame l’attuale importo orario relativo alla reperibilità”. Nel frattempo, sono stati concordati gli aumenti degli importi delle categorie dell’indennità perdita moneta attualmente previste dalla legge, come segue:
cat.1: +2 euro; cat.2: +4 euro; cat.3: +6 euro; cat.4: +8 euro. I nuovi importi decorreranno dalla data di sottoscrizione del contratto
Punto cinque: salute e sicurezza. Con il nuovo contratto viene ribadita la necessità di diffondere “la cultura della sicurezza all’interno della Pubblica amministrazione”. Delineati quindi una serie di percorsi per raggiungere questo obiettivo. “Le linee generali – recita il documento contrattuale – su cui costruire i singoli documenti di valutazione del rischio in tutte le strutture del settore Pubblico Allargato sono state definite. Vanno ultimati i documenti relativi alla valutazione dei rischi e delle emergenze e dovranno essere stabilite le scadenze temporali che interesseranno: la Scuola, l’Azienda Servzi., l’I.S.S. e le altre strutture pubbliche, prevedendone il completamento a fine 2006”. Inoltre la programmazione per la sorveglianza sanitaria su tutti i lavoratori del Settore Pubblico Allargato “farà parte di una programmazione su base pluriennale che prevederà il controllo sanitario di tutti i lavoratori pubblici”. Previsto anche “un piano di investimento in termini di risorse economiche e umane, secondo la disponibilità di fondi che verranno impegnati sulla base delle priorità individuate, per proseguire gli interventi strutturali. Infine, sulla scorta delle segnalazioni in materia di salute e sicurezza da parte dei lavoratori e dei RLS, “si ritiene ottimale formare un tavolo di confronto che preveda la partecipazione del Medico del Lavoro, del Servizio Prevenzione, del Provveditorato, della Rappresentanza Sindacale, della Dirigenza”