Via libera sulla PA
L’assemblea dei delegati sindacali della FPI-CDLS approva a larga maggioranza la pre-intesa sul contratto dei lavoratori pubblici.
San Marino, 1 luglio 2005
Dignitoso sulla parte economica, molto buono su quella normativa. E’ arrivato nella mattinata di venerdì 1 luglio il via libera dell’assemblea dei rappresentati sindacali della FPI-CDLS al pre-accordo sul contratto della PA.
Dopo il sì del direttivo di Federazione, anche l’assemblea dei delegati sindacali ha approvato a larga maggioranza l’intesa raggiunta lunedì 27 giugno tra governo e Confederazione Democratica che ha permesso di sbloccare la trattativa sul contratto pubblico.
Il segretario della FPI-CDLS, Antonio Ceccoli, dopo aver ripercorso tutte le tappe della trattativa aperta cinque mesi fa, ha sottolineato che questo pre-accordo rappresenta “il punto di mediazione più alto possibile”. “Non è stato facile strappare aumenti in busta paga che superano il dato dell’inflazione reale, soprattutto di fronte alle numerose difficoltà e tensioni che da mesi stanno segnando le relazioni economico-sindacali e in considerazione di uno scenario sempre più complicato sul versante della riforma pensionistica e del lavoro”.
Il segretario Ceccoli ha quindi affermato che la scelta di firmare il preliminare d’intesa con il governo è stato “un atto di responsabilità da parte del gruppo dirigente della Federazione Pubblico Impiego a tutela degli interessi dei lavoratori pubblici, che da oltre cinque mesi attendevano una positiva chiusura del negoziato contrattuale”.
Il dibattito che si è aperto nell’assemblea dei delegati sindacali ha ampiamente sottolineato che la pre-intesa, che apre la strada ad aumenti retributivi del 2.3-2.5%, risponde alla richiesta di un contratto “economicamente dignitoso” e in grado di difendere salari e stipendi dall’inflazione.
Ma è soprattutto sulla parte normativa che il dibattito si è soffermato, con la decisa approvazione dei delegati sindacali dei contenuti del preliminare di accordo. Contenuti che prevedono l’aumento di due giorni di ferie per gli 800 dipendenti del contratto privatistico, la copertura per i precari interni anche di posti non definitivamente non vacanti e l’immissione in ruolo di circa 300 stabilizzati.
Inoltre la Federazione del Pubblico Impiego della CDLS è fortemente decisa a far rispettare gli impegni verbali presi dal governo al tavolo della trattativa e che riguarda la rivalutazione economica della reperibilità per i dipendenti interessati. Rivalutazione bloccata da oltre 5 anni.
L’assemblea dei delegati ha infine dato mandato alla segreteria della Federazione Pubblico Impiego di aprire un confronto unitario con la FUPI-CSdL per arrivare alla definizione, nero su bianco, del contratto di lavoro e alla sua firma.