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Vertice CDLS su lavoro e pensioni

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Venerdì 11 febbraio si riunisce il consiglio confederale con i direttivi di federazione. In primo piano contratti, riforma del lavoro e previdenziale.

San Marino, 10 febbraio 2005

Gli stati generali della CDLS si riuniscono per fare il punto sulla riforma del mercato del lavoro, su quella delle pensioni e sulle trattative contrattuali. L’appuntamento è fissato per venerdì 11 alle 8.30 presso la sala riunioni della Centrale Sindacale.

Sul versante delle riforme, si ricorda che proprio ieri (mercoledì 9 febbraio) si è aperto il tavolo tecnico tra sindacati e Segretaria di Stato alla Sanità per affrontare il tema della riforma previdenziale. Si è trattato di un primo contatto durante il quale il segretario della CDLS, Marco Beccari, ha ribadito che l’attuale sistema a ripartizione deve rimanere il pilastro centrale del nostro sistema pensionistico, con l’introduzione di un secondo pilastro a capitalizzazione di natura contrattuale e collettiva. Per continuare il confronto su basi di maggiore chiarezza e consapevolezza è ora indispensabile conoscere i calcoli attuariali: “Strumento indispensabile – ha detto Beccari- per avviare un vero processo di cambiamento”.

La trattativa sulla riforma del lavoro è invece iniziata lo scorso mese di gennaio con la consegna da parte del Segretario di Stato al Lavoro di una bozza di legge. Per la CDLS il nodo di fondo resta quello della precarietà e ha invitato il governo a far ripartire al più presto il confronto per ripensare profondamente le proposte di riforma. “La proposta di legge del governo – ha detto più volte il segretario Beccari – introduce una flessibilità a senso unico, dimenticando che il mercato occupazionale sammarinese, con oltre 5 mila frontalieri a tempo determinato, risulta tra i più flessibili d’Europa. Servono inoltre regole più chiare per disciplinare il fenomeno dei lavori atipici”.

Il fronte dei contratti ha invece registrato l’apertura del negoziato tra le associazioni imprenditoriali e il sindacato per il rinnovo contrattuale del settore industria e artigianato. Due gli appuntamenti già consumati per illustrare la piattaforma sindacale e per uno scambio di valutazioni generali.

In particolare l’Associazione Industriali ha chiesto al sindacato di fare fronte comune per aumentare il livello di competitività del nostro sistema produttivo. Invito raccolto dal segretario della Federazione Industria della CDLS, Giorgio Felici, ma con un preciso distinguo: la competitività non fa rima con la precarietà. “L’Anis deve smetterla – ha detto Felici – di nascondersi dietro il solito alibi del mercato del lavoro troppo ingessato e mettere sul tappeto i problemi veri che frenano la competitività economica. A cominciare dall’alto costo del denaro e quello degli affitti nelle aree industriali”.

Tutto fermo invece per quanto riguarda il contratto della Pubblica Amministrazione. Le Federazioni del Pubblico Impiego hanno inviato la piattaforma di rinnovo al governo oltre un mese fa ma non sono ancora arrivati segnali di disponibilità al confronto. Questa situazione di stallo è stata stigmatizzata dai direttivi delle Federazioni Pubblico Impiego della CSU riuniti nella giornata di martedì 8 febbraio.

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