Un SOS dal pronto soccorso di Cailungo
Il sindacato chiede chiarezza sulla futura organizzazione del servizio ospedaliero.
San Marino, 19 maggio 2004
La sanità sammarinese allarga i confini, ma con quali strategie organizzative? L’interrogativo lo lanciano le Federazioni Pubblico impiego della CSU.
In una lettera indirizzata al Segretario alla Sanità e ai dirigenti dell’ente sanitario pubblico, il sindacato chiede un faccia a faccia per definire tutte le questioni giuridico-organizzative del personale coinvolto (medici, infermieri, autisti-soccorritori) legate al recente accordo per la fornitura di prestazioni da parte dell’ISS alla provincia di Pesaro-Urbino.
“Siamo ancora in attesa – scrivono le Federazioni Pubblico Impiego – di conoscere la futura organizzazione del servizio di pronto soccorso, in particolare per quanto riguarda il 118, le camere di degenza e l’ambulatorio”.
Nessun pregiudizio negativo ad un “allargamento del nostro bacino di utenza”, è la precisazione sindacale, accompagnata però dall’esigenza che questo allargamento deve avvenire prima di tutto nei tempi giusti e con la “massima chiarezza”, poi attraverso un “confronto con gli operatori coinvolti” e soprattutto “continuando a garantire ai cittadini sammarinesi la qualità di questo importante servizio”.