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Tutti i perché della firma

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Nel pomeriggio di lunedì 11 luglio a Palazzo Mercuri si è firmata l’intesa sul contratto industria. Ecco nel dettaglio i motivi del via libera.

San Marino, 11 luglio 2005

Sono cinque i punti cruciali che hanno determinato la svolta nella trattativa sul contratto industria. La firma tra governo, sindacati e imprese è arrivata nel pomeriggio di lunedì 11 luglio.
(Scarica QUI l’Accordo Contrattuale)

Ma vediamo nel dettaglio i cinque punti che hanno sbloccato la vertenza contrattuale.

Assunzioni a tempo determinato.
Se l’azienda assume un lavoratore a tempo determinato per 12 mesi, e se nell’arco di tale periodo viene successivamente assunto un secondo lavoratore con contratto a termine, dopo il 12° mese per il primo lavoratore il rapporto di lavoro (se continuano entrambi i rapporti di lavoro) dovrà diventare a tempo indeterminato.
Lavoro interinale.
Questo fenomeno sarà maggiormente controllato e “contingentato”. Si prevede infatti che, qualora il numero complessivo di lavoratori interinali dovesse superare le 400 unità, le parti sono impegnate a mettere in atto tutti gli interventi necessari per contenere il numero entro tale soglia.
Lavoratori frontalieri.
Coloro che sono stati assunti prima del 1999, nell’arco di due anni e mezzo verranno definitivamente stabilizzati. Secondo stime dell’Ufficio del lavoro, saranno almeno 1400 i lavoratori non residenti dell’industria a trasformare il loro rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Per tutti gli altri frontalieri, dopo 48 mesi di permanenza in azienda il permesso di lavoro verrà rinnovato automaticamente, questo potrà essere eventualmente interrotto dall’azienda solo a fronte di una fondata motivazione, che non sia la diminuzione temporanea di lavoro. In tal modo, si danno ulteriori garanzie per il rinnovo del permesso di lavoro, e se ciò non avvenisse si dà la possibilità ai lavoratori anche di ricorrere alle vie legali.
Se prima dei 48 mesi il rapporto di lavoro venisse disdetto, il lavoratore avrà diritto a tre mesi di Cassa Integrazione. Resta inteso che il lavoratore avrà diritto di precedenza nelle assunzioni di nuovi frontalieri.
Aumenti retributivi.
Saranno del 2,65% per gli anni 2005, 2006 e 2007, e del 2,55% per il 2008, In più sono previsti aumenti legati al monte ore lavorato: +0,30% per monte ore superiore a 1600, +0,20% per monte ore superiore a 1580, +0,10% per monte ore superiore a 1560.
Straordinario.
Rispetto alle 16 ore di straordinario introdotte (si applicano su richiesta del datore di lavoro), vengono fissati dei criteri e delle limitazioni precise (es. le ore di straordinario e flessibilità non sono sovrapponibili nella stessa giornata).

“Anche se questo contratto – si legge nel comunicato della Federazione Industria – non risolve tutti i problemi, con tali contenuti vengono messi alcuni paletti per mettere un freno al dilagare della precarietà, e per rendere stabili molti rapporti di lavoro. Il disegno politico e imprenditoriale di estendere a dismisura la precarietà, di abbassare il livello generale dei diritti e di ridurre al lumicino il peso sociale dei lavoratori e del sindacato, è stato respinto”.

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