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Tre per mille, anche quest’anno contiamo su di te

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In occasione della dichiarazione dei redditi è possibile finanziare i progetti in Perù della Fondazione Solidarietà.

San Marino, 16 aprile 2004

Tempo di dichiarazione dei redditi, tempo di solidarietà. Anche quest’anno è possibile destinare il 3 per mille ai progetti della Fondazione Solidarietà della CDLS.

Sono dieci i progetti avviati nelle due comunità peruviane di Huancayo e Huaycan. Si tratta di iniziative nel campo dell’istruzione, del lavoro e della tutela sanitaria.
Per sostenerli basta destinare il 3 per mille delle tasse alla Fondazione Solidarietà della CDLS.
Una operazione che non costa nulla, perché il 3 per mille verrebbe comunque incamerato dallo Stato.

Questo appello è pieno di significati in quanto l’ampliamento delle attività ha messo a dura prova il bilancio della Fondazione, che per la sola gestione dei progetti deve contare su circa 100 mila euro ogni anno.
Bilancio che in questi ultimi mesi ha inoltre dovuto fronteggiare una pesante, quanto imprevista, spesa.
In occasione dell’ultima missione in Perù (dicembre 2003), la Fondazione Solidarietà è infatti venuta a conoscenza che una impresa di trasporti aveva comprato una serie di lotti edificabili confinanti con la Casa di Accoglienza di Huaycan.
Area su cui l’impresa voleva costruire il terminal degli autobus con annessa officina meccanica e distributore di benzina.
In due parole: un colpo mortale alle attività della Casa di Accoglienza.

Ricordiamo che sono oltre 200 i bambini che tutti i giorni frequentano il doposcuola e le attività ricreative organizzate nell’edificio finanziato dalla Fondazione Solidarietà.
E’ chiaro che il viavai degli autobus avrebbe comportato gravissimi pericoli per la salute dei piccoli: sia per l’inquinamento dell’aria e acustico, sia per le insidie legate al traffico.
Per questo, dopo mesi di proteste presso le autorità, raccolta di firme tra la popolazione , la Fondazione non ha potuto far altro che scendere a trattative con la società di trasporti e acquistare il terreno per la cifra di 25 mila dollari.
Una spesa imprevista, ma assolutamente necessaria per garantire il futuro della Casa di Accoglienza.

 
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