Tragedia annunciata
Dopo l’incidente mortale nel cantiere edile della Fiorina la CDLS denuncia i ritardi nell’applicazione della legge antinfortuni.
San Marino, 23 novembre 2005
Torna drammaticamente alla ribalta il problema della sicurezza nei cantieri. Dopo l’incidente mortale alla Fiorina, la Federazione Costruzioni della CDLS rilancia la necessità di un’azione congiunta di monitoraggio e controllo di tutti i cantieri.
Proposta più volte avanzata dal sindacato e mai accettata dalle controparti.
“il gravissimo incidente avvenuto alla Fiorina – afferma la Federcostruzioni della CDLS – deve spingere le autorità preposte e tutti i soggetti interessati ad attivare immediatamente azioni congiunte di informazione e formazione per i lavoratori sulla sicurezza nei cantieri edili”.
Da qui la precisa richiesta di “un’azione costante degli organi preposti ai controlli”, il rilancio della proposta di “un’ azione congiunta di monitoraggio dei cantieri” e la richiesta di uno specifico incontro con il governo e le associazioni imprenditoriali.
“L’incidente mortale all’ex Saces – accusa il vice segretario CDLS, Mirco Battazza – è purtroppo una tragedia annunciata. Sempre più frequentemente le aziende edili sammarinesi licenziano dipendenti per far spazio ai subappalti, un fenomeno spesso fuori controllo e che apre le porte a manodopera irregolare e precaria costretta a lavorare in condizioni di scarsa sicurezza. Su questo fenomeno non ci può essere più alcuna reticenza da parte delle associazioni di categoria, forse troppo impegnate nella caccia degli appalti pubblici e nelle richieste di defiscalizzazioni, piuttosto che a collaborare con il sindacato per rendere più sicuri i posti di lavoro”.
E sono molti gli interrogativi aperti sull’incidente che è costato la vita al 61enne Pierino Leurini, dipendente dell’azienda Artinfissi 2 di Poggio Berni.
Prima di tutto va chiarito se questa azienda che lavora a San Marino in subappalto è in possesso di regolare permesso di lavoro, se è in regola con le attrezzature (impalcature e ponteggi) con le normative delle legislazione sammarinese, e se sono stati effettuati tutti i controlli per la messa in sicurezza del cantiere ex Saces.
A giudizio della Federazione Costruzioni della CDLS sul fronte della sicurezza c’è ancora molto da fare. Lo confermano anche i numeri dell’Ufficio Statistica: negli ultimi 5 anni (2000-2005) gli infortuni nel settore edile sono stati 560, di cui uno mortale nel settembre del 2000; mentre al primo posto c’è il settore industria con 1.653 incidenti.
Sono cifre che impongono una seria riflessione sull’ applicazione delle norme antinfortuni contenute nella legge quadro del 1998.
“A causa dello scarso impegno delle aziende e di un clima di generale lassismo e disinteresse, questa importante legge è purtroppo poco rispettata”, denuncia la Federcostruzioni. “Sempre più spesso gli operai dei canteri edili sono costretti a operare in condizioni di estrema fretta, per via di termini di consegna o di finitura dei lavori troppo serrati, a discapito della corretta esecuzione dell’attività lavorativa e dell’applicazione di tutti i sistemi e le prassi di sicurezza. Inoltre, con sempre maggiore frequenza, nel settore dell’edilizia si registra la presenza di manodopera anomala e la stessa esecuzione dei lavori non sempre avviene nel rispetto delle direttive emanate”.
Infine la Federazione Costruzioni della CDLS si appella alla magistratura affinché venga fatta “piena luce sulla dinamica e sulle cause dell’incidente mortale alla ex Saces, affinché vengano accertate e perseguite adeguatamente le eventuali responsabilità”.