Telefonia, bollette più salate sul Titano
Gli utenti sammarinesi di rete fissa penalizzati dall’aumento dello scatto alla risposta. L’ASDICO-CDLS chiede un intervento immediato del governo.
San Marino, 21 gennaio 2005
Da domenica 23 gennaio scattano gli aumenti previsti dalla Telecom Italia che, come noto, fornisce il servizio di telefonia fissa anche a San Marino. Una novità contestata dall’Assoconsumatori della CDLS.
“L’aumento di oltre il 25% dello scatto alla risposta dagli attuali 6,2 centesimi di Euro a 7,87 centesimi di Euro – spiega il responsabile dell’ASDICO-CDLS Gianluigi Giardinieri – in Italia è stato in parte bilanciato dalla contestuale riduzione delle tariffe sulle chiamate locali che diversamente da quanto accade a San Marino, hanno una tariffazione a tempo (TUT).”
“Lo scatto alla risposta – continua Giardinieri – non è assolutamente un elemento secondario nel calcolo del costo telefonico, e lo è ancora di più per gli utenti sammarinesi che non avendo la tariffazione a tempo nelle chiamate locali non possono usufruire della compensazione prevista oltre confine; oltretutto gli utenti sammarinesi già corrispondono alla Telecom un balzello pari ad 1,62 Euro ogni bimestre quale “supplemento per rete non TUT. Penalizzato anche il comparto delle imprese dove notoriamente si effettuano molte telefonate di durata breve.”
“Per l’ASDICO-CDLS – puntualizza Giardinieri – è indispensabile un immediato intervento della Segreteria alle Telecomunicazioni per esentare, da subito, gli utenti sammarinesi dall’applicazione dell’aumento dello scatto alla risposta”.