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Si punta a uno sconto della dual-tax

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Dal vertice romano esce la proposta di aumentare il bonus degli 8 mila euro.

San Marino, 5 ottobre 2004

Tempi troppo stretti per la ratifica della convenzione bilaterale e la legge ordinaria, si lavora per aumentare il bonus degli 8 mila euro.
E’ l’obiettivo immediato uscito dal vertice romano di martedì 5 ottobre a Palazzo Marini.

“Abbiamo scelto la strada – spiega il segretario industria Giorgio Felici – di intervenire subito nella Finanziaria 2005. Il vice presidente Maurizio Leo e i parlamentari presenti all’incontro hanno manifestato una concreta disponibilità a lavorare da subito per aumentare l’attuale area no-tax di 8 mila euro, facendo notare che per la ratifica della convenzione bilaterale e il varo di una legge ordinaria i tempi sono troppo lunghi”.

“Per il sindacato e il Comitato Frontalieri – aggiunge Giorgio Felici – l’aumento del bonus fiscale è una soluzione tampone, l’obiettivo di fondo resta comunque quello della ratifica da parte dei due Stati della Convenzione del 2002 e quindi dell’approvazione di una legge ordinaria. Obiettivo spostato dopo la discussione sulla Legge Finanziaria”.

All’incontro di Palazzo Marini con il vice presidente Commissiione Finanze, Maurizio Leo, hanno partecipato una delegazione della CSU, composta da Giuliano Tamagnini e Gilberto Piermattei per la CSdL, da Giorgio Felici e Gian Luca Montanari per la CDLS, con una rappresentanza del Comitato Frontalieri, una delegazione a livello sia regionale che nazionale di CGIL e CISL, Fabrizio Cremoni, fiscalista consulente del sindacato e i parlamentari dei due schieramenti Gambini, Bettamio, Gasperoni, Bonavita, Mascioni.

“La delegazione del sindacato sammarinese – recita una nota della CSU – ha innanzitutto sollecitato la ratifica della Convenzione bilaterale tra San Marino e Italia contro le doppie imposizioni, e ha quindi illustrato al vice presidente della Commissione Finanze la propria proposta di legge ordinaria, volta a diminuire in maniera sostanziale l’imposizione fiscale che grava sui frontalieri. Una legge che ha l’obiettivo di risolvere in modo strutturale e definitivo il problema fiscale dei lavoratori italiani occupati sul Titano.”

“L’on.le Maurizio Leo, ed anche i parlamentari presenti, – prosegue la Centrale Sindacale – hanno affermato che a questo punto mancano i tempi tecnici necessari sia per la ratifica della convenzione bilaterale che per l’approvazione delle legge ordinaria da parte del Parlamento italiano. Hanno comunque avanzato la possibilità di intervenire nel quadro della legge finanziaria 2005 in via di definizione, con l’obiettivo di aumentare la soglia degli ottomila euro di franchigia, raggiungendo il medesimo risultato che il sindacato e i frontalieri si sono prefissati”

La nota della CSU conclude che “per i parlamentari incontrati resta comunque aperta la strada – nel 2005 – per giungere alla soluzione definitiva delle problematiche fiscali. Il Vice-presidente della Commissione Finanze ha pertanto manifestato la propria concreta disponibilità a proseguire i contatti e gli incontri con le forze sindacali e il Comitato Frontalieri per approfondire e meglio definire una soluzione tecnica di aumento del bonus fiscale per il 2005”.