Senza limiti?
Scioperi a scacchiera e rispetto democratico. Beccari replica alle polemiche sulla scelta di non bloccare i lavori del Consiglio.
San Marino, 27 maggio 2005
Chi chiede rispetto deve dimostrare rispetto. Si può riassumere così la lettera che il Segretario della CDLS, Marco Beccari, ha spedito agli iscritti a proposito della polemica sugli scioperi a scacchiera nella PA. E in particolare sulla scelta di non bloccare la seduta del Consiglio di mercoledì 25 maggio.
Ecco il testo della lettera di Beccari.
In questi giorni, anzi in queste ore, corrono voci su un mio intervento volto ad impedire lo sciopero organizzato per la Segreteria Istituzionale, sciopero che avrebbe bloccato i lavori del Consiglio Grande e Generale. Credo sia più che opportuno chiarire quanto è avvenuto e soprattutto chiarire gli ambiti entro i quali si devono svolgere sacrosante forme di lotta, ma andiamo per ordine:
il 24 maggio, alle ore 13, i Segretari Generali sono stati convocati dalla Reggenza, che, con la massima correttezza ed attenzione ha esplicitato preoccupazione per le conseguenze di tale atto.
Ci siamo impegnati con le Loro Eccellenze a trovare una soluzione e, subito dopo l’incontro ci siamo recati immediatamente presso gli Uffici della Segreteria Istituzionale dove abbiamo trovato da parte della maggioranza dei dipendenti presenti, pur con molte perplessità, disponibilità a garantire i servizi essenziali purchè venisse formalizzata in una lettera da parte del Sindacato.
In seguito a ciò, pur nella consapevolezza che tale decisione poteva essere strumentalizzata, in qualità di Segretario Generale, mi sono preso la responsabilità di indirizzare un invito formale agli iscritti CDLS della Segreteria Istituzionale affinché venisse garantito il servizio essenziale per consentire lo svolgimento del Consiglio. Naturalmente senza bloccare lo sciopero così come deciso dagli organismi.
In ogni caso è bene precisare che la CDLS, anche nei peggiori momenti, nei conflitti più accesi con le controparti ha avuto ed avrà sempre il massimo rispetto per le Istituzioni del nostro Paese ed è intenzionata a garantire la democrazia in tutte le sue forme, anche se spesso può non trovarsi d’accordo con le decisioni prese. Un conto è manifestare democraticamente, un conto è impedire lo svolgimento di una seduta consiliare.
Esistono diversi modi per concepire il Sindacato:
la lotta ad ogni costo e senza limiti, il disprezzo verso le Istituzioni, oppure perseguire il dialogo, il confronto, la soluzione dei problemi anche nei momenti più difficili e complicati, utilizzando nel modo corretto le forme di lotta più opportune, con la massima fermezza e determinazione.
La CDLS ed il suo Segretario Generale si ritrovano nei valori espressi dal confronto civile. E’ sempre stato così ed i risultati sono sempre arrivati, se non abbiamo rispetto per le Istituzioni non lo possiamo pretendere nei nostri confronti, se superiamo i limiti che ci siamo democraticamente imposti non abbiamo futuro.
Ma non soltanto il Sindacato, non soltanto la CDLS deve avere senso di responsabilità. IL Governo, la Maggioranza, il Consiglio, le Controparti Private devono assumersene ben altre e più gravi. E’ ora di abbandonare i tatticismi e dare risposte concrete, è ora di concludere le vertenze contrattuali, di affrontare le riforme con un confronto costruttivo e democratico. Quanto è accaduto è un segnale pericoloso che può innescare altre conseguenze.
Marco Beccari è di passaggio cari amici, quello che conta è la CDLS, ma quello che conta ancora di più è il nostro Paese, la nostra gente e le regole democratiche che con fatica qualcuno ha costruito per noi e che noi dobbiamo impegnarci a difendere.