Se la cantano e se la suonano
Festività natalizie cancellate: i segretari della Federazione Servizi CSU replicano all’ABS.
San Marino, 16 dicembre 2005
Continua il braccio di ferro fra il sindacato e l’Associazione Bancaria Sammarinese. Come noto l’oggetto del contendere sono le giornate di festività contrattuale del 23 e del 30 dicembre prossimi.
In una nota diffusa alla stampa, l’ABS ha in sostanza ribadito la decisione di tenere aperte le banche, rinfacciando al sindacato una interpretazione sbagliata del contratto.
“L’ABS ha replicato che è il sindacato a non rispettare gli impegni – interviene Gianluigi Giardinieri, segretario della FCS-CDLS – e che l’ABS non mette in discussione i principi contrattuali, ma anzi per rispettarli meglio ed in maniera più giusta si è rivolta ad un consulente di parte. Bene, se quanto letto non fosse purtroppo vero, se questa situazione paradossale non fosse un vero e proprio attacco ai diritti di centinaia di lavoratori del settore bancario sammarinese e se la fonte non fosse l’Associazione di categoria che raggruppa le maggiori Banche del Paese, forse potremmo anche cercare di ignorare quanto affermato dall’ABS.”
“Ma purtroppo – continua Giardinieri – non è così. Dal momento in cui, grazie all’impegno della FULCAS-CSU, delle rappresentanze sindacali delle banche e dei dipendenti che ci hanno fortemente creduto, è stato creato il Contratto Unico e poi, nel 2003, con la trattativa per il rinnovo che ha portato, dopo decine di incontri nei quali si è analizzato parola per parola il testo contrattuale assieme ad ANIS ed ABS, alla firma del vigente Contratto Collettivo, il disposto dell’Art. 14 (festività) non è mai è stato messo in discussione così come invece avviene ora; anzi negli anni passati è già stato applicato, almeno in una occasione, così come da noi rivendicato. Esiste quindi un precedente che non può essere ignorato”.
“Il Sindacato – interviene il segretario della FULSAC-CSdL, Paolo Zafferani – respinge senza appello il metodo arbitrario ed incurante di qualsiasi tipo di confronto costruttivo che l’ABS ha utilizzato in questa come in altre occasioni. E’ inaccettabile che un Contratto di Lavoro sia interpretato da consulenti di parte che, ovviamente, esprimono pareri non obiettivi e inevitabilmente favorevoli a chi li ha commissionati (sarebbe paradossale il contrario). Gli unici soggetti che hanno facoltà, competenza e diritto di interpretare un contratto collettivo di lavoro sono le parti firmatarie, anche perché conoscono in maniera approfondita la storia di ogni articolo e di ogni nota.”
“Dall’assemblea del 20 Dicembre – puntualizza Zafferani – deve emergere una condanna unita e compatta contro l’arrogante tentativo di mettere in discussione le festività del 23 e del 30 dicembre che, come detto più volte, non sono lavorativi, ma ancor più deve arrivare all’ABS il segnale forte e chiaro che queste prese di posizione strumentali non portano a nulla di positivo, oltretutto in prossimità delle fasi di preparazione della piattaforma per il rinnovo contrattuale dei bancari che scadrà il 31 Dicembre 2006.”
Un ultimo dubbio accomuna i Segretari della FULCAS-CSU: non si hanno notizie riguardo a questo argomento da parte dell’altra Associazione Bancaria, l’ASSOBANK, nonostante che già da giorni sia stato richiesto un parere formale da parte del sindacato: “Auspichiamo che da parte di tale associazione emerga chiaramente una posizione costruttiva e diversificata rispetto a quanto espresso dell’ABS; riconoscere come giusto il principio delle festività del 23 e del 30 Dicembre sarebbe un segnale importante che non potrebbe che far aumentare l’autorevolezza e l’autonomia di ASSOBANK, che sarà indubbiamente tra i protagonisti del prossimo rinnovo contrattuale. Staremo a vedere”.