Se il padrone ti spia
Dal Corriere della Sera.it: Segretaria manda una e-mail ad un’amica. La missiva viene letta dal suo superiore che la caccia su due piedi.
San Marino, 14 aprile 2005
Spiata e licenziata. Dalla pagina web del Corriere della Sera la storia di una segretaria americana licenziata in tronco per una e-mail. Quando i diritti civili e la libertà sono solo un optional?
Ecco l’articolo di Alessandra Farkas
“Il mio capo è un idiota. Si è comportato in modo arrogante tutta la settimana”. Queste poche parole, scritte in un e-mail dal suo ufficio ed indirizzate ad un’amica, sono costate molto care all’autrice, Laura. Il messaggio è stato letto dall’”idiota” in questione, mentre monitorava gli e-mail dei suoi impiegati, un’abitudine ormai di regola negli uffici Usa. Il risultato: Laura è stata licenziata in tronco.
La povera ex segretaria non è l’unica, negli Usa, ad aver perso il posto perché il suo datore di lavoro ha spiato, trovandolo poco gradito, una sua e-mail. Un numero crescente di americani perdono il lavoro tutti i giorni per delle e-mail personali scritte dall’ufficio ed indirizzati ad amici o alla famiglia. “L’80% delle ditte Usa oggi hanno simili regolamenti sull’uso dell’e-mail”, spiega un portavoce dell’EPolicy Institute, che aiuta le aziende ad implementare le norme sull’uso dell’Internet e della posta elettronica nei loro uffici. “Una corporation su tre ha licenziato dipendenti per aver violato queste norme”, incalza, senza ritorsioni da parte dei sindacati”.
Spiare sugli impiegati è, infatti, consentito dalla legge federale Usa. Grazie in particolare al Patriot Act, l’insieme di misure (secondo i critici anti-cosituzionali ed anti-americane) varate subito dopo l’undici settembre. “Il governo federale permette ai datori di lavoro di monitorare ogni attività dei loro impiegati sull’Internet”, spiega Nancy Flynn, presidente dell’EPolicy Institute. Ciò include la possibilità di leggere qualsiasi e-mail inviata dal computer dell’ufficio in cui si lavora.
Il Patriot Act, inoltre, offre alla Cia ed all’Fbi totale accesso ad informazioni cosiddette “private” e lascia che queste agenzie spiino chiunque, sempre e ovunque (telefoni cellulari e computer di casa inclusi). Invano l’American Civil Liberties Union ed altre organizzazioni per le libertà ed i diritti civili hanno protestato.
Alessandra Farkas