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Sciopero generale: istruzioni per l’uso

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Tutti i lavoratori in piazza per le riforme. Ecco il programma della mobilitazione di mercoledì 16 marzo.

San Marino, 15 marzo 2005

Per i diritti sul lavoro, per pensioni dignitose, per un fisco più equo, per la soluzione dei contratti. Tante buone ragioni per partecipare. La CSU invita tutti in Piazza della Libertà mercoledì 16 marzo.

Ecco nel dettaglio il programma dello sciopero generale.

ore 9.00: uscita dai posti di lavoro
ore 9.15: raduno in piazzale Bellucci, Città (inizio via G. Giacomini, di fronte parcheggio coperto)
ore 9.45: partenza corteo per Piazza della Libertà
ore 10.30: interventi dei Segretari Generali
ore 11.30: scioglimento della manifestazione

PARCHEGGIO GRATUITO – I partecipanti allo sciopero potranno lasciare i veicoli all’interno del parcheggio coperto (“parcheggione”) n. 9, con ingresso in via Napoleone Bonaparte o in via Gino Giacomini. Il parcheggio sarà completamente GRATUITO. Si consiglia di riempire il più possibile le macchine.

TURNISTI – Per coloro che lavorano in turni del pomeriggio o della notte l’astensione dal lavoro avverrà nelle prime o nelle ultime tre ore del turno.

I motivi dello sciopero, punto per punto.

RISPETTO DEL RUOLO CONTRATTUALE DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALIRivendichiamo un cambiamento sostanziale nel metodo usato dal Governo, che – nel privilegiare il confronto e abbandonando le iniziative che tendono a limitare il ruolo contrattuale delle organizzazioni sindacali – deve tenere nella necessaria considerazione le richieste del movimento dei lavoratori e dei pensionati nella costruzione delle riforme.

RIFORMA DELLE POLITICHE DEL LAVORO Nel respingere con determinazione il progetto di legge presentato dal Governo sulla riforma delle politiche del lavoro, che intende legalizzare la precarietà e ridurre notevolmente i diritti dei lavoratori, sosteniamo la necessità di una vera riforma che parta dai risultati raggiunti dal Contratto dell’Industria del 2002, porti al superamento della precarietà rendendo stabili i rapporti di lavoro, affermi il diritto ad un lavoro di qualità e tutelato per tutti, confermi il ruolo di collocamento al lavoro da parte degli uffici pubblici preposti, a tutela delle pari opportunità, regolamenti efficacemente i lavori atipici, e metta in campo politiche attive – con in primo piano la formazione – per lo sviluppo dell’occupazione. Rivendichiamo nuovamente la soluzione delle problematiche specifiche dei lavoratori frontalieri, in particolare in relazione al trattamento fiscale e ai diritti.

RIFORMA PREVIDENZIALE È indispensabile una riforma previdenziale che – confermando la centralità del sistema a ripartizione con calcolo retributivo, pur con i necessari interventi di correzione e integrazione – si ponga obiettivi di tenuta del sistema, come indicato nella piattaforma generale CSU dell’autunno scorso, allo scopo di assicurare pensioni certe e in grado di garantire condizioni di vita adeguate per i pensionati di oggi e per le nuove generazioni. Lo Stato dovrà svolgere un ruolo attivo di responsabilità a garanzia dei livelli di vita dei cittadini, assicurando condizioni adeguate di stato sociale. In tal senso, vanno abbandonati tentativi di snaturamento dell’attuale sistema di calcolo, che lascerebbero nell’incertezza i lavoratori, rischiando di creare impoverimento delle prossime generazioni.

EQUITÀ FISCALE E POLITICHE DI SVILUPPO Va approntata una efficace riforma del fisco che realizzi l’equità fiscale, necessaria per rafforzare complessivamente lo stato sociale e per dare impulso allo sviluppo economico. Tutto ciò, evitando qualsiasi ipotesi di inasprimento della pressione fiscale per il lavoro dipendente. Occorre definire un progetto di sviluppo per il paese basato sulla qualità, sull’innovazione, sulla formazione e valorizzazione delle risorse umane, assumendo indirizzi economici molto precisi e selettivi, finalizzati ad incentivare le attività professionali che offrono posti di lavoro qualificati e appetibili dai giovani.

POLITICHE SOCIALI E PIATTAFORMA PENSIONATI Lo stato sociale, a cominciare dal sistema sanitario e sociosanitario, va potenziato e riqualificato per fornire risposte efficaci ed esaustive alle necessità dei cittadini. Vanno realizzati tutti gli interventi di carattere sociale, strutturale ed economico rivendicati dalle Federazioni Pensionati per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone anziane.

RINNOVI CONTRATTUALI In relazione ai rinnovi contrattuali dell’industria e artigianato e del settore pubblico allargato, sosteniamo con forza la necessità di una contrattazione seria e costruttiva che consenta di arrivare rapidamente ad accordi contrattuali in grado di realizzare nella sostanza gli obiettivi normativi ed economici rivendicati dai lavoratori. In tal senso richiamiamo le controparti pubbliche e private ad una maggiore disponibilità e responsabilità, evitando rinvii, tatticismi o posizioni inaccettabili che tendono ad inasprire la conflittualità.

RIFORMA E GESTIONE DELLA PA Nella trattativa in corso con l’Esecutivo, rivendichiamo il pieno rispetto del protocollo d’intesa firmato nel novembre scorso. Respingiamo il metodo adottato dal Governo in particolare nella gestione del personale della PA, che è ulteriormente peggiorato, come dimostrano le ultime vicende avvenute.

MENSE E SERVIZI DI SUPPORTO AL LAVORO Nel rivendicare il potenziamento e la qualificazione dei diversi servizi di supporto al lavoro, sosteniamo in particolare l’urgenza di sviluppare il servizio mensa, adeguandolo alle accresciute esigenze dei lavoratori.

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