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Sanità in primo piano al congresso FPI-CDLS

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Per i delegati congressuali della Federazione Pubblico Impiego il valore della salute deve stare al primo posto.

San Marino, 8 maggio 2004

Sanità e Stato Sociale sono tra gli argomenti in discussione al 9° congresso della Federazione Pubblico impiego della CDLS. Appuntamento in agenda lunedì 10 maggio alla Casa San Giuseppe di Valdragone.

La Federazione Pubblico Impiego della Confederazione Democratica ha sempre affermato che l’Istituto Sicurezza Sociale è uno dei pilastri del sistema pubblico e che il valore della salute deve stare al primo posto.
Per questo i 170 delegati che lunedì 10 maggio parteciperanno ai lavori congressuali saranno chiamati a dibattere su una serie di proposte dedicate ai temi della sanità pubblica.

Si parte dalla necessità di confrontare il nostro modello con il mercato di oltre confine, di passare cioè da un sistema chiuso ad uno aperto. Per fare questo è indispensabile coinvolgere, motivare e professionalizzare gli operatori, ammodernare le attrezzature e puntare su standard di qualità riconosciuti. Inoltre va attuato un piano sanitario nazionale che indichi i confini d’intervento della sanità, dei servizi sociali e socio-sanitari a tutela della comunità. Da istituire anche una carta dei servizi per definire standard di qualità, tempi di risposta e modalità di esecuzione, ossia una sorta di contratto che permetta al cittadino-utente di esercitare un controllo diretto sul funzionamento dei sistema sanitario.

A Valdragone si parlerà anche di economia sociale e solidale. La CDLS è infatti convita che per rilanciare il nostro modello di Stato Sociale, in primo luogo rispondere ai nuovi bisogni della terza età e dell’infanzia, sia necessario mettere in campo le risorse di quel complesso mondo di relazioni che regolano il settore delle imprese no-profit: cooperative, associazioni di volontariato, fondazioni. Va insomma rimesso in discussione il doppio tabù di chi pensa a un sistema sanitario “tutto pubblico” o “tutto privato”.