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Risparmio trasparente

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Serata pubblica dedicata ai crac finanziari. Manca una legge a tutela dei piccoli risparmiatori.

San Marino, 10 maggio 2005

Il rapporto tra banche e risparmiatori non può più basarsi solo sulla fiducia, ma servono anche adeguate tutele legislative. E’ uno degli aspetti discussi nel corso dell’incontro pubblico di lunedì 9 maggio organizzato da Sammarinesi per la libertà e Alleanza Nazionale.

Attorno allo stesso tavolo, tecnici, politici e rappresentanti delle Associazioni consumatori: il prof. Stefano Masullo, segretario generale di Assoconsulenza, l’avvocato Vittorio Dotti, ex vice presidente della Camera, Stefano Zonzini in rappresentanza dell’Asdico-Cdls e i consiglieri dei Sammarinesi per la libertà Giuseppe Rossi e Monica Bollini e di Alleanza Nazionale Sammarinese Glauco Sansovini.

L’analisi della situazione, ha permesso di mettere in luce come la Repubblica di San Marino si sia ritrovata per la prima volta a dover fare i conti con questi casi finanziari.
Tutti d’accordo, quindi, sul fatto che l’impianto normativo sammarinese, pur presentando basi adeguate, ha mostrato comunque diverse lacune dovute proprio al fatto che sinora certe situazioni non si erano verificate. Compito della politica, è dunque quello di attivarsi affinché tali lacune vengano colmate, come sta avvenendo in Italia, tramite leggi che da un lato indichino chiaramente quali sono i compiti e le competenze degli istituti di credito e dall’altro prevedano opportuni strumenti di tutela per gli investitori. E se alle banche spetta il preciso compito di dare tutte le informazioni necessarie per agire con la massima trasparenza, i risparmiatori dovranno a loro volta premunirsi, pretendendo di ricevere tutte le indicazioni sull’investimento.

Proprio sull’aspetto delle informazioni e delle competenze degli istituti di credito, oltre che sugli strumenti legali che è possibile utilizzare in questi casi, si sono incentrate le domande che il pubblico ha indirizzato a esperti e politici. A chiudere il cerchio, le valutazioni sul ruolo degli organismi di controllo e di verifica.
Nel corso del dibattito è emerso chiaramente come la Divisione Vigilanza della Banca Centrale abbia un ruolo fondamentale nel compiere gli accertamenti sugli intermediari. Da parte sua il Tribunale, dove sono stati aperti diversi fascicoli, è chiamato a portare avanti gli accertamenti nella maniera più rapida e tempestiva possibile.

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