Pressing anti-tassa davanti all’Ambasciata
Folto gruppo di frontalieri ha protestato davanti alla sede diplomatica. Incontrato l’ambasciatore italiano.
San Marino, 8 maggio 2004
Continua la protesta contro la doppia tassazione e la precarietà. Folto gruppo di frontalieri si sono riuniti nella mattinata di sabato 8 maggio davanti all’Ambasciata italiana di San Marino.
Una delegazione sindacale è stata ricevuta dall’Ambasciatore italiano Renato Volpini. “Durante l’incontro – spiega il segretario della Federazione Industria della CDLS, Giorgio Felici – abbiamo ancora una volta sottolineato l’iniquità del trattamento fiscale previsto dalla Finanziaria italiana e abbiamo invitato l’Ambasciatore a inoltrare a Roma le nostre preoccupazioni. L’autorità diplomatica ha dato ampia disponibilità a mantenere aperto il dialogo e ad avanzare nuovamente allo Stato italiano l’esigenza di concludere al più presto questa vertenza”.
I riflettori sono ora puntati sulla data del 18 maggio, quando il governo sammarinese incontrerà a Roma i colleghi italiani per continuare la discussione sull’accordo di cooperazione economica.
“A quel tavolo – ricorda il sindacalista della CDLS – il Congresso di Stato si è impegnato a presentare un documento specifico sia sulla questione fiscale, sia su quella dei diritti dei lavoratori italiani occupati in Repubblica. Per il sindacato in quel documento il governo del Titano deve chiedere a Roma il pieno il rispetto degli accordi e dei trattati internazionali sottoscritti sia con l’Italia, sia con l’Unione Europea”.
Trattati che contengono gli strumenti per evitare una ingiusta “doppia imposizione” (Memorandum d’Intesa e Protocollo Aggiuntivo) e il superamento della precarietà del rapporto di lavoro ( parità di trattamento di cui all’Art. 20 della Convenzione San Marino e Unione Europea).