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Precari e tartassati

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Il segretario CDLS Beccari interviene all’8° congresso della CISL di Rimini. Impegni comuni per i frontalieri.

San Marino, 20 aprile 2005

Basta con la precarietà fiscale. Il segretario della CDLS, Marco Beccari, è intervenuto ai lavori dell’8° congresso della CISL di Rimini (19-20 aprile, Hotel Continental )sottolineando la necessità di un impegno comune a favore dei lavoratori frontalieri.

Per Beccari sono infatti molti i punti che uniscono le organizzazioni sindacali sammarinesi e italiane, come la necessità di una trasparenza fiscale sui redditi prodotti all’estero, così come l’esigenza di parificare i trattamenti contrattuali tra lavoratori frontalieri e lavoratori sammarinesi.

“C’è poi un altro punto fermo che ci accomuna: far uscire la doppia tassazione dei frontalieri dalle spire della Legge Finanziaria”, è il ragionamento del segretario della Confederazione Democratica. “E’ un punto programmatico molto forte, perché di fatto riconosce che l’attuale applicazione della doppia tassa disattende i contenuti della convenzione internazionale del 2002, e soprattutto perché aggiunge alla precarietà contrattuale anche una precarietà fiscale”.

“E’ evidente a tutti – sottolinea Beccari – che la doppia imposizione stabilita di volta in volta con la Finanziaria crea forti incertezze per migliaia di famiglie romagnole e marchigiane, e che va imboccata con decisione la strada di una legge o un accordo fra i due Stati che stabilisca una volta per tutte il trattamento fiscale dei circa 6 mila italiani che lavorano in Repubblica”.

Il segretario CDLS punta poi l’attenzione sul fatto che, caso unico fra tutte le aree del frontalierato italiano, i redditi dei lavoratori occupati sul Titano sono orami soggetti a tripla tassazione: quella sammarinese, quella italiana e quella indiretta sui contributi sanitari, prelievo previsto da una convenzione del 1974. “Questa è una vera e propria anomalia che deve spingere con ancora più determinazione le organizzazioni sindacali italiane e sammarinesi nella ricerca di una soluzione all’insegna dell’equità.

Terreno di impegno comune è infine la parificazione delle norme di assunzione tra lavoratori sammarinesi e lavoratori frontalieri, con la trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. “Su questo punto – conclude Beccari – la Confederazione Democratica è sempre stata molto chiara: non è possibile dividere i lavoratori occupati a San Marino in base alla loro provenienza, perché non esistono diritti di seria A e diritti di serie B”.