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Pensioni sotto l’ombrellone

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Riforma previdenziale: la CSU prepara un pacchetto di proposte. Subito dopo ferragosto ciclo di assemblee con i lavoratori.

San Marino, 22 luglio 2005

Estate all’insegna della riforma previdenziale. La Segreteria CSU ha deciso di definire un pacchetto di proposte in merito alla legge presentata in Consiglio. Dopo ferragosto ciclo di assemblee con i lavoratori.

Il futuro del sistema pensionistico in primo piano durante la riunione della segretaria della Centrale Sindacale di giovedì 21 luglio.

Ribadita la necessità di avviare una riorganizzazione del nostro sistema previdenziale, il vertice sindacale ha dato mandato a uno specifico gruppo di lavoro di elaborare in tempi rapidi una posizione sugli aspetti della bozza di legge approdata in prima lettura sui banchi del Consiglio.
In sostanza la CSU ha deciso di elaborare un pacchetto di proposte con lo scopo di migliorare, modificare e completare il testo legislativo.
Pacchetto di proposte che sarà inviato nei prossimi giorni al Congresso di Stato accompagnato dalla richiesta di svolgere il necessario confronto di merito, prima che il progetto di legge concluda il suo iter consiliare.

La Segreteria CSU ha inoltre deliberato l’organizzazione di un ciclo di assemblee con tutti i lavoratori e pensionati. Assemblee di informazione, consultazione e dibattito che si svolgeranno nel periodo successivo al ferragosto.

Di fronte alla necessità di riorganizzare il nostro futuro previdenziale, la posizione della CDLS è nota da tempo: serve una riforma graduale, senza strappi. E tra i punti cruciali in discussione c’è quello dell’età pensionabile.
La proposta del governo di innalzare per tutti, senza la necessaria gradualità, la soglia delle pensione a 65 anni incontra la netta contrarietà del sindacato, perché rischia di incidere pesantemente sulla vita dei lavoratori e delle loro famiglie. Ad esempio: è profondamente ingiusto obbligare a continuare a lavorare chi ha oltre 40 anni di contributi versati.
Per la Confederazione Democratica è dunque indispensabile diluire nel tempo la soglia dell’età, tendendo conto anche degli anni di contribuzione.
Anche per quanto riguarda la giusta parificazione di trattamento fra dipendenti pubblici e privati, questa va perseguita con la necessaria gradualità.