Parte la riorganizzazione delle poste
Il governo ha illustrato al sindacato una serie di proposte per migliorare i servizi postali. No alla diminuzione del numero delle zone postali
San Marino, 11 febbraio 2004
Si è svolto nella mattinata di mercoledì 11 febbraio la riunione tra governo e sindacato sui problemi che da tempo pesano sui 10 uffici postali. L’esecutivo ha avanzato una serie di proposte di riorganizzazione del settore.
In primo piano c’è l’impegno di continuare la informatizzazione degli uffici, con l’obiettivo di aggiornare il 50% del servizi postali con una rete telematica collegata a quella delle poste italiane. L’esecutivo ha inoltre proposto la chiusura pomeridiana dell’ufficio di Domagnano, mentre per l’ufficio di Città c’è l’ipotesi di sperimentare la riduzione (da tre a uno) degli sportelli.
Nel prendere atto che il percorso di riorganizzazione del settore è iniziato, le Federazioni del Pubblico Impiego della CSU hanno però contestato l’indicazione di ridurre a 35 il numero delle zone postali, confermando invece che l’assetto ottimale non deve prevedere meno delle attuali 37. Questo perché l’eventuale diminuzione delle zone provocherebbe un inevitabile allungamento dei tempi di consegna della corrispondenza.
Per quanto riguarda invece il nodo delle 670 pensioni INPS – attualmente la consegna è concentrata solo presso l’ufficio di Serravalle – il governo ha confermato l’intenzione di incontrare nei prossimi giorni le Federazioni dei Pensionati per studiare le opportune soluzioni
Le Federazioni del Pubblico Impiego hanno anche preso atto dell’invio di nuovo personale e degli incarichi interni, ma contemporaneamente hanno fatto presente che senza una radiografia reale dei carichi di lavoro si rischia di rincorrere continuamente le emergenze. Infine, le Federazioni sindacali hanno rimarcato il fatto che alcuni episodi di mal funzionamento del servizio postale sono da addebitare alla non puntuale gestione della direzione generale.