Orari della PA e il dilemma del sabato
Sulla modifica dell’apertura degli uffici pubblici nulla è stato deciso.Per la CDLS è prioritaria la nuova dotazione organica.
San Marino, 17 gennaio 2004
Uffici statali aperti anche il sabato? Nessun tabù, ma l’interrogativo che sta attraversando in questi giorni la Pubblica Amministrazione rischia di trasformarsi in un falso problema.
I dirigenti della Federazione Pubblico Impiego della CDLS, Stefano Zonzini e Sandro Serra non hanno dubbi: l’efficienza della PA non si misura certo partendo dal sabato lavorativo.
“Sono tante le soluzioni – afferma Zonzini – che si potrebbero adottare per allargare il ventaglio delle risposte del servizio pubblico all’utenza. Ad esempio si potrebbe verificare l’apertura pomeridiana di alcuni uffici alternando gli attuali due rientri fra il personale presente, allungando così la fascia oraria dei servizi offerti ai cittadini”.
Sabato sì, sabato no? Sandro Serra fa notare che già molti uffici dello Stato sono aperti nelle giornate prefestive. “Al sabato si lavora nella medicina di base, in diversi servizi sanitari, nelle poste, nei trasporti. Il problema vero è un altro: la modifica degli orari di apertura va abbinata alla reale esigenza dei cittadini e soprattutto va discussa dopo la presentazione di una dotazione organica minima”.
Le Federazioni del Pubblico Impiego della CSU, in una nota diramata venerdì 17 gennaio, hanno inoltre sottolineato che sul tema degli orari “non è stato concordato nulla, e quando perverranno le proposte, sperimentali e non, verranno confrontate con i lavoratori interessati”.