Occupazione: ecco cosa è successo nel 2003
Sintesi del dossier annuale dell’Ufficio Studi CDLS. Per leggere il rapporto integrale consultare l’area documenti di questa pagina web.
San Marino, 18 febbraio 2004 Tutti i numeri del Rapporto sull’occupazione nel settore privato 2003. E’ il comparto commerciale a far registrare la crescita più bassa di posti di lavoro, mentre quello industriale, nonostante le diverse crisi aziendali, segna un saldo positivo di 100 posti. Ecco in pillole cosa è successo nel 2003. Relativamente ai saldi occupazionali per posizione anagrafica, il fatto nuovo è rappresentato dalla flessione dei frontalieri i quali, per la prima volta dalla fine degli anni ’80, quando questo fenomeno ha assunto un peso significativo (con una media di 400 ingressi all’anno), sono diminuiti: per la precisione di 95 unità. L’occupazione di sammarinesi e residenti invece ha segnato il significativo aumento di 378 unità rispetto all’anno precedente. Analizzando la dinamica occupazionale relativa ai settori, si nota una più modesta crescita rispetto agli anni precedenti. In particolare il commercio vede diminuire la propria base occupazionale dell’1.1% dopo aver superato incrementi a doppia cifra nel periodo 1998/2001. Meno significativa, ma degna di essere citata, è la battuta di arresto del settore edile. In questo caso, a causa del massiccio uso del subappalto da parte delle aziende sammarinesi, risulta difficile valutare se questo risultato è il frutto di una contrazione del mercato, oppure di un ulteriore espandersi degli appalti ad aziende provenienti da fuori territorio. Più in generale si segnala anche la minor crescita del comparto del terziario, causata oltre che dalla flessione del commercio anche dalla minor crescita dei servizi, settore in cui si sono registrati aumenti occupazionali più che dimezzati rispetto alla media degli ultimi 10 anni. Risultato positivo invece per il comparto industriale, che aumenta di oltre 100 occupati; dato che recupera la flessione del 2002. Il settore bancario e assicurativo si avvicina alla soglia dei 700 occupati, confermandosi una realtà occupazionale di tutto rispetto e con ulteriori prospettive di espansione. In merito alle elaborazioni relative alle mansioni, si sottolinea che per i dirigenti la domanda interna sopperisce per circa il 60% dell’offerta. Sul fronte delle mansioni impiegatizie il tasso di copertura da parte dei sammarinesi e residenti supera il 72%; nel caso particolare degli impiegati d’ordine, quindi quelli meno specializzati, la capacità di coprire la domanda da parte dei locali è pressoché totale. Per quanto riguarda gli operai, il flusso occupazionale interno al territorio copre l’offerta per il 16%. In relazione ai dati sulla qualità dell’occupazione va detto che il rapporto tra offerta di lavoro e titoli di studio mette in evidenza questi numeri: a fronte di una richiesta media annua di 246 diplomati, la domanda interna contribuisce per il 60%; nel caso dei laureati la percentuale di copertura raggiunge il 57%. Questi numeri rappresentano tutto sommato un buon risultato, ma al tempo stesso indicano possibili margini di miglioramento. Un maggiore ingresso di diplomati e laureati residenti nel mercato del lavoro è peraltro da perseguire con urgenza. A questo punto infatti, alla luce dei modesti aumenti occupazionali e tenendo conto del ridimensionamento occupazionale del settore pubblico, diventa reale il rischio di creare disoccupazione intellettuale di lungo periodo. |
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