Nuovo stop al caro telefono
L’ASDICO scrive al Segretario alle Telecomunicazioni per chiedere un intervento contro l’aumento Telecom dello scatto alla risposta.
San Marino, 25 febbraio 2005
L’Associazione consumatori della CDLS torna alla carica contro l’aumento delle tariffe telefoniche. Spedita una lettera al Segretario di Stato alle Telecomunicazioni per sollecitare un pronto intervento contro il rincaro dello scatto alla risposta.
L’allarme contro il caro-telefono è partito un mese fa, quando l’ASDICO-CDLS ha puntato il dito contro la manovra tariffaria di Telecom Italia Spa che ha provveduto, per gli utenti della vicina Italia, ad incrementare l’importo dello scatto alla risposta da 6,2 a 7,87 centesimi di euro. Aumento però compensato con una contestuale riduzione delle tariffe sulle telefonate locali che hanno una tariffa a tempo (TUT). Tutto ciò a seguito dell’autorizzazione da parte dell’Autority italiana per le Telecomunicazioni.
L’aumento dello scatto alla risposta, pari al 25%, ha avuto effetto anche sul Titano, ma senza lo sconto sulle tariffe delle telefonate locali.
”Nonostante l’allarme per le bollette telefoniche più salate, che abbiamo lanciato lo scorso mese – interviene il Responsabile dell’ASDICO-CDLS Gianluigi Giardinieri – da parte del governo non abbiamo avuto alcuna risposta. Un silenzio assordante che ci fa riflettere e che ci ha indotto a rilanciare l’attenzione su questo odioso quanto ingiustificato rincaro.”
“Oltretutto l’incremento di oltre il 25% dell’importo dello scatto alla risposta – continua Giardinieri – colpisce in maniera indiscriminata famiglie e imprese. Ci sorprende molto che da parte delle associazioni imprenditoriali, da sempre alla ricerca di una maggiore competitività e di una riduzione dei costi di gestione, non ci sia stato alcun intervento o presa di posizione ufficiale rispetto a questo argomento”.
Così il responsabile dell’ASDICO ha deciso di inviare una lettera al Segretario di Stato per l’Industria e le telecomunicazioni, Claudio Felici, richiedendo di “attivarsi tempestivamente” affinché tutti gli utenti di rete fissa sammarinese siano “esentati dall’aumento dello scatto alla risposta” e, più in generale, da qualsiasi ulteriore aumento delle tariffe telefoniche che non siano oggetto di preventivo accordo tra governo, consumatori e forze sociali.
Nella lettera, il responsabile dell’Assoconsumatori invita il Segretario di Stato a rendere pubblica la convenzione recentemente firmata tra la Repubblica di San Marino e la Telecom Italia Spa, “per valutare gli impatti economici sui consumatori sammarinesi e sulla potenziale apertura del mercato ad una maggiore concorrenza da parte di altri fornitori.”