1. Home
  2. CDLS
  3. News
  4. Archivio News
  5. No al referendum

No al referendum

0

Voci dall’assemblea FPI-CDLS: Marco Ugolini spiega l’adesione alla Corrente Sindacale Alternativa e il suo No al referendum contrattuale.

San Marino, 15 luglio 2005

Voci crtiche dall’assemblea dei lavoratori pubblici della CDLS. Il membro del direttivo di federazione Marco Ugolini ha difeso la scelta di aderire alla Corrente Sindacale Alternativa, aggiungendo un doppio No: uno alla pre-intesa sulla PA e l’altro al referendum sul contratto.

Nel suo intervento, Marco Ugolini ha innanzitutto specificato il perché della sua adesione alla nascente Corrente Sindacale Alternativa (CSA) e ha risposto alle critiche portate dai dirigenti FPI a lui ed all’altro membro del direttivo, Marc Lazzari, di “rifiutare e calpestare” i verdetti democratici emersi con le votazioni nel direttivo e nell’attivo dei quadri FPI-CDLS a favore della firma del protocollo d’intesa sul contratto PA.

Ugolini ha spiegato che “non era affatto sua intenzione non riconoscere la validità democratica delle due votazioni , ma di ritenerle insufficienti a decretare l’avallo della firma, da parte di una sola confederazione, di una preintesa e poi di un contratto che coinvolgono quasi 4000 lavoratori”.

La sua proposta, già respinta nell’ultimo direttivo FPI, di dare l’ok alla firma con una votazione numericamente più qualificata, quindi più democratica, all’interno dell’assemblea degli iscritti, non ha avuto seguito visto che all’assemblea non si è proceduto ad alcuna votazione.
La critica è stata indirizzata anche al fatto di essersi “presentati al tavolo contrattuale con il governo senza una posizione comune”, cosa che secondo Ugolini “ha limitato la forza contrattuale del sindacato portando alla firma di una preintesa sicuramente non ottimale dal punto di vista economico per i lavoratori”.

A fine intervento,il membro del direttivo di federazione ed esponente della CSA ha evidenziato come la critica per l’attuale situazione di divisione fra le federazioni “vada soprattutto rivolta alla FUPI che ha cercato spesso di imporre il proprio punto di vista con atteggiamenti intimidatori e aggressivi, ben lontani da una logica di ricerca di strategie comuni e concertate”.
Ugolini si è inoltre dichiarato “totalmente contrario al referendum indetto dalla FUPI”, specificando che “sarebbe stato più opportuno effettuarlo su una loro proposta ben precisa, e non su un documento sottoscritto dall’altra federazione”.