San Marino, 12 Febbraio 2023. Gli innumerevoli problemi che stanno interessando la sanità sammarinese sono sotto gli occhi di tutti: il tema è di stretta attualità sia per le forti ricadute sociali che per la crescente preoccupazione causata dai disservizi organizzativi e dai lunghi tempi di attesa per le prestazioni, derivanti da una ormai cronica carenza di personale. La CDLS, unitamente agli altri Sindacati sammarinesi, ha sollecitato in più occasioni e con l’invio di numerose lettere la convocazione di un incontro con il Direttore Generale ISS Francesco Bevere coinvolgendo tutto il Comitato Esecutivo; finalmente – meglio tardi che mai – il 9 Febbraio scorso il sindacato si è incontrato con i vertici dell’ISS per iniziare il confronto sui delicati ed urgenti temi oggetto delle richieste di confronto.
L’aspetto più di carattere generale legato alla organizzazione interna dell’ISS e, di conseguenza, al potenziamento delle risorse umane e professionali, è uno dei punti chiave da affrontare e risolvere mediante il confronto con le parti sociali. Ciò è determinante per consentire alla struttura sanitaria di operare al meglio, garantendo tempi di risposta celeri all’utenza. Non sono più accettabili settimane, se non mesi, di attesa per poter essere sottoposti ad esami diagnostici o a visite mediche specialistiche; sono sotto gli occhi di tutta la cittadinanza le molteplici e gravi problematiche dei servizi dell’ISS che non sono certo causate dagli operatori sanitari, che sempre più spesso prestano la loro attività in condizioni critiche, ma da carenze organizzative e da una mancanza di indirizzo la cui responsabilità è dell’alta dirigenza e della Direzione Generale ISS.
Per la CDLS i problemi del comparto sanitario vanno affrontati con un costante e continuo coordinamento tra Dirigenti e Comitato Esecutivo ISS e con un indispensabile confronto con il sindacato e la cittadinanza. Invitiamo anche la Direzione Generale a non sottrarsi dal doveroso dialogo con le parti sociali. Questo percorso virtuoso non può avvenire certamente tramite le sempre più frequenti decisioni calate dall’alto.
Entrando nello specifico, durante l’incontro si è affrontato il tema della carenza di personale delle Unità Operative Complesse Chirurgia e Ortopedia: queste U.O.C. furono accorpate in una unica struttura operativa durante il periodo di emergenza sanitaria Covid e da quel momento tali sono rimaste. Il sindacato ha più volte evidenziato la necessità, terminata l’emergenza, di ritornare alla situazione originaria, dividendo nuovamente le U.O.C. Chirurgia e Ortopedia. Inoltre è stata sollecitata in più occasioni la necessità di potenziare il personale infermieristico in dotazione alle due strutture per ripristinare l’offerta di servizi e prestazioni di eccellenza. Il Direttore Generale Francesco Bevere ha condiviso la richiesta della CDLS e delle altre organizzazioni sindacali, impegnandosi a ripristinare la divisione tra i due reparti, attivandosi anche per provvedere all’apporto del personale richiesto.
Altro punto critico è quello relativo alla RSA La Fiorina, struttura che doveva essere un fiore all’occhiello del sistema di welfare sammarinese ma che ha dimostrato purtroppo, anche nel recente passato, forti criticità. La Residenza Sanitaria Anziani patisce una cronica carenza di personale che provoca carichi e ritmi di lavoro ormai inaccettabili per i dipendenti in servizio. La CDLS e le altre organizzazioni sindacali hanno evidenziato queste problematiche in più occasioni ma, di fatto, la situazione è rimasta invariata. Nel corso dell’incontro il Direttore Generale Francesco Bevere ha assunto l’impegno formale di convocare un incontro specifico unitamente al Direttore dei Dipartimento Socio-Sanitario ed alla dirigente della RSA La Fiorina, per affrontare – auspichiamo in maniera definitiva – la delicatissima situazione della casa di riposo pubblica di Fiorina.
Altro punto critico per la CDLS è quello legato alle modalità di assunzione dei Dirigenti delle Unità Operative (Primari dei reparti) che non può prescindere da una selezione che passi attraverso i bandi di concorso/selezione pubblici. Riteniamo che questa modalità sgombri il campo da possibili scelte poco trasparenti o preconfezionate e garantisca la massima tutela lavorativa per i professionisti interessati. Non riteniamo che la paventata urgenza di ricoprire determinati ruoli medici, possa essere l’alibi perfetto per poter bypassare i criteri definiti dalle Leggi e dalle normative vigenti. Sarebbe forse più opportuno affrontare tali tematiche nell’ambito degli organismi tripartiti presenti, quale ad esempio la Consulta Socio-sanitaria, cercando una volta per tutte di pianificare in maniera organica e strutturata la riorganizzazione ed il potenziamento dell’Istituto per la Sicurezza Sociale. Crediamo che sia opportuno non dimenticarsi mai che l’ISS ha un valore sociale inestimabile che è patrimonio di tutto il Paese, non può né deve diventare uno strumento in mano a pochi eletti.
CDLS – Confederazione Democratica Lavoratori Sammarinesi