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Mozione conclusiva del 12° Congresso FPI (28 Ottobre 2016)

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L’assemblea Congressuale della Federazione Pubblico Impiego della CDLS, riunita il 28 ottobre 2016, a conclusione dell’ampio e articolato dibattito, FA PROPRIA la relazione del Segretario della Federazione.

ESPRIME

preoccupazione per l’acuirsi di tensioni diplomatiche e militari fra le Grandi Potenze, nonché per il conflitto siriano ed iracheno che vede tra le vittime migliaia di inermi civili stretti in mezzo al fuoco delle milizie;

MANIFESTA

apprensione per la tenuta dell’unità all’interno dell’Unione Europea messa a rischio dall’esito del referendum inglese sulla “Brexit”, dalla mancanza di azioni comuni nella gestione del flusso dei migranti e dalla difesa degli interessi nazionali a scapito di quelli comuni;

RILEVA

con compiacimento l’emergere, negli ultimi mesi, di indicatori economici di segno positivo, nonostante permangano elementi che dimostrano una ripresa lenta e non sufficiente a superare il fenomeno della disoccupazione;

SOSTIENE

un ruolo attivo della Pubblica Amministrazione all’interno del sistema economico del Paese, capace di fornire servizi efficienti a sostegno dei cittadini e delle imprese, realizzato attraverso la valorizzazione delle risorse umane, rigettando l’immagine di inefficienza e fonte di sprechi che spesso viene, a torto, attribuita ai dipendenti pubblici;

SOTTOLINEA

che da parte dei dipendenti pubblici vi è la piena disponibilità ad impegnarsi per migliorare le proprie competenze e professionalità soprattutto in vista degli impegni che ci attendono in relazione al rapporto con l’Europa Unita;

ESPRIME

soddisfazione per i risultati raggiunti negli ultimi anni in merito alla definizione dei Profili di Ruolo e del Fabbisogno delle Unità Organizzative nonché alla stabilizzazione del precariato che coronano un lungo e continuo impegno profuso dal sindacato in ossequio ai dettati dell’ultimo nostro Congresso;

IMPEGNA

i nuovi organismi ad essere vigilanti e propositivi affinché gli adempimenti necessari all’applicazione del fabbisogno e al suo completamento per i settori non ancora definiti, vengano celermente messi in atto in modo da far uscire al più presto gli uffici e servizi pubblici dalla situazione di provvisorietà ed incertezza che da anni li caratterizza e vengano ripristinati i normali canali di assunzione ed assegnazione del personale secondo regole precise e non discrezionali;

RIVENDICA

il ruolo contrattuale del sindacato sia in materia economica che in materia normativa, non di rado scavalcato da decisioni unilaterali della parte politica, sollecitando, in particolare, la ripresa del confronto per la definizione del contratto di lavoro della PA scaduto da molti anni;

MANIFESTA

preoccupazione per la tendenza a realizzare forme di privatizzazione, di esternalizzazione e di costituzione di Aziende di diritto privato partecipate in tutto o in parte dallo Stato per la gestione di servizi essenziali, che si sta attuando in forma strisciante senza un progetto definito che garantisca costi, qualità dei servizi, garanzie occupazionali per i cittadini e che, in nome di una presunta maggior efficienza, determina situazioni di deregolamentazione nella gestione di risorse pubbliche che, in quanto tali, necessitano invece di essere sottoposte a regole certe;

RITIENE

non più rinviabile l’elaborazione di un nuovo impianto complessivo ed organico di amministrazione pubblica che semplifichi e riporti ad unità l’interpretazione delle norme in tutti i settori, rielaborando la vecchia Legge Organica ormai datata, stabilendo gli elementi di unità, gli ambiti di autonomia e le necessarie specificità;

DÀ MANDATO

ai nuovi organismi, di portare avanti la futura azione della Federazione nella direzione di una sempre maggiore valorizzazione della Pubblica Amministrazione e del ruolo dei pubblici dipendenti, intesa come servizio essenziale al superamento della crisi e allo sviluppo del Paese.

 

San Marino, 28 ottobre 2016