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Mozione finale 7° Congresso FCS (28 ottobre 2016)

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L’Assemblea Congressuale della Federazione Costruzioni e Servizi della CDLS, riunita il 28 ottobre 2016, a conclusione dell’ampio e articolato dibattito,

FA PROPRIA

la relazione del Segretario uscente della Federazione Costruzione e Servizi, Gianluigi Giardinieri.

ESPRIME

soddisfazione per la partecipazione dei lavoratori alle assemblee pre-congressuali e durante l’assise congressuale; questo a concreta testimonianza dell’importanza ed autorevolezza della Federazione Costruzioni e Servizi nei settori da essa rappresentati, nel mondo del lavoro e, più in generale, nella società sammarinese;

MANIFESTA

forte preoccupazione per il perdurare della crisi economica internazionale, accompagnata da una fase congiunturale negativa, che continua a colpire pesantemente anche il nostro Paese, provocando carenza di nuovi posti di lavoro e l’aumento di giovani alla ricerca della prima occupazione;

INDIVIDUA

nel sistema bancario e finanziario un settore strategico per l’economia sammarinese, che deve essere tutelato in questo periodo di particolare criticità e salvaguardato dai continui attacchi mediatici e non sia interni che esterni. Dovranno essere immediatamente avviate le relazioni che dovranno portare alla sottoscrizione del “Memorandum di intesa tra la Banca Centrale della RSM e la Banca d’Italia” per ridare certezze ed autorevolezza al comparto;

RITIENE ALTRESI’ INDISPENSABILE

rilanciare il rapporto con l’ABS – Associazione Bancaria Sammarinese, da troppo tempo pressoché inesistente,  per valutare tutte le possibili iniziative comuni che possano consentire il rilancio ed il rafforzamento del sistema bancario sammarinese, promuovendo tutte le azioni comuni finalizzate a garantire la solidità e l’affidabilità dello stesso e a mantenere stabile l’occupazione del settore;  le banche sammarinesi dovranno impegnarsi a supporto e per lo sviluppo dei comparti economici;

INDIVIDUA

nel settore commerciale e del commercio turistico e, più in generale, nelle attività legate all’accoglienza ed  al turismo, due dei capisaldi economici che, storicamente, hanno creato benessere economico ed occupazione; sono comparti strategici che debbono essere salvaguardati e rilanciati, anche attraverso sinergie fra pubblico e privato;

RITIENE INOLTRE

indispensabile ripensare il comparto dei servizi, inquadrandolo in un più ampio contesto che si lega anche al PST – Parco Scientifico e Tecnologico e al settore dei servizi tecnologicamente avanzati e ad alto valore aggiunto, creando nuove opportunità di lavoro qualificate per i giovani diplomati e laureati, con progetti credibili ed economicamente sostenibili;

RITIENE INDISPENSABILE

Che gli organismi di controllo pubblici effettuino una approfondita analisi della serietà professionale e della solidità economica dei soggetti che intendono investire nel nostro Paese,  e che venga effettuata una approfondita analisi riguardo alla sostenibilità dei progetti industriali di nuova creazione, disincentivando le attività a basso valore aggiunto e con scarse risorse finanziarie a disposizione, che contribuiscono unicamente a creare ulteriore precarietà lavorativa e rilevanti contenziosi economici;

RITIENE INOLTRE INDISPENSABILE

introdurre, come già indicato nella mozione finale del 6° Congresso della FCS, contestualmente alla concessione di nuove licenze ad investitori forensi – relative ad aziende operanti in qualsiasi settore economico – idonei strumenti di garanzia, preferibilmente fideiussori, a tutela degli eventuali crediti maturati dalle aziende stesse a favore dei dipendenti, dell’ISS e dello Stato;

RILEVA

il drammatico ridimensionamento in termini di fatturato, aziende e posti di lavoro che ha interessato in questi ultimi anni il settore edile ed immobiliare, causando pesanti ricadute anche nelle aziende dell’indotto;

INDICA INOLTRE

quale concreta opportunità per il Paese, la necessità di rivedere le politiche legate allo sfruttamento del territorio, con una nuova progettualità che punti sulla riqualificazione urbanistica, su nuove tecnologie di costruzione qualitativamente evolute, antisismiche ed ecosostenibili, privilegiando le aziende e le professionalità presenti sul territorio, e promuovendo la collaborazione fra imprese sammarinesi, finalizzata ad un recupero di efficienza e alla creazione di nuova occupazione;

RILANCIA NUOVAMENTE

la proposta di un piano pluriennale di opere pubbliche che abbiano l’obiettivo dell’ammodernamento logistico ed infrastrutturale del Paese e che – in questo momento di grave crisi – possa essere motore di crescita e sviluppo per le imprese del comparto edile e per l’indotto, privilegiando in base a oggettivi criteri di economicità e di efficienza, le imprese sammarinesi;

SOLLECITA INOLTRE

un concreto piano di rilancio e di ammodernamento tecnologico dell’AASLP, individuando con urgenza gli obiettivi strategici che l’azienda stessa dovrà perseguire nel medio e lungo termine, tenendo conto e valorizzando, anche mediante interventi formativi specifici, le professionalità esistenti, ed inserendo a pieno titolo la struttura aziendale, con il suo patrimonio di esperienza e professionalità, in un articolato progetto di opere infrastrutturali sia pubbliche che in partnership con privati;

DENUNCIA

il subdolo  fenomeno della precarizzazione dei rapporti di lavoro, in particolare riguardo ai lavoratori sammarinesi e residenti, per i quali, nonostante le tutele contrattuali ed i vincoli legislativi, si profilano sempre più spesso lunghi periodi di incertezza occupazionale. Inoltre, nonostante le ripetute denunce pubbliche, resta tuttora irrisolta l’annosa questione del “lavoro nero”, che si annida soprattutto in alcuni settori dei servizi, dell’edilizia e nel settore turistico-alberghiero; fenomeno distorsivo che va combattuto con strumenti più efficaci e moderni e con un sistema sanzionatorio più incisivo;

RICHIEDE

condividendo integralmente quanto deliberato dall’Assemblea dei Dipendenti della Banca Centrale della RSM, l’immediato ritiro del provvedimento disciplinare – illegittimo ed immotivato – consistente nel licenziamento in tronco e l’immediato reintegro nell’organico della Banca Centrale della RSM del dipendente interessato; così come – nel contempo – esprime, in generale, la più ampia solidarietà a tutti i dipendenti della Banca Centrale della RSM licenziati ingiustamente, con modalità ampiamente criticabili;

RIBADISCE

con forza la necessità di valorizzare adeguatamente le risorse interne alla Banca Centrale, consentendo alle professionalità presenti all’interno della stessa di assumere ruoli e responsabilità sempre più elevate, evitando il reiterato ingresso di figure esterne, con l’alibi perfetto della carenza di esperienza e competenze professionali, che dimostra una oggettiva mancanza di fiducia nella struttura esistente; 

RITIENE INDISPENSABILE

avviare immediatamente la Centrale dei Rischi, prima di intraprendere altre costose ed inutili iniziative di monitoraggio quali l’AQR – Asset Quality Review o similari, che appaiono chiaramente come escamotage dilatori, per affrontare – con una soluzione interna di sistema – la complessa e delicata problematica relativa agli NPL – Non Performing Loans (ovvero crediti dubbi);

RIBADISCE INOLTRE

l’importanza di risolvere in tempi brevi l’annosa questione riguardante l’unificazione delle case di riposo nella struttura “Casale la Fiorina” che dovrà essere, come già concordato, a gestione completamente pubblica, garantendo livelli assistenziali di assoluta eccellenza, salvaguardando nel contempo tutta l’occupazione esistente, sia pubblica che privata;

SOTTOLINEA

l’assoluta necessità di porre al centro delle politiche economiche ed occupazionali del Paese la questione giovani. Dovranno essere promosse e create scelte indirizzate alla qualificazione dell’offerta occupazionale per renderla in sintonia con l’alto livello di scolarità delle nuove generazioni;

EVIDENZIA

la lenta ma costante crescita della Federazione in termini di iscritti e di consenso, ponendola quale punto di riferimento autorevole nei settori da essa rappresentati;

AUSPICA INFINE

il rilancio in tempi celeri delle trattative riguardanti di tutti i contratti di lavoro scaduti, salvaguardando, ove possibile, il potere di acquisto degli stipendi e dei salari e riconoscendo la professionalità ed il merito dei dipendenti, con l’obiettivo di ricreare la pace sociale che è presupposto indispensabile per il rilancio dell’economia e dell’immagine del nostro Paese.

 

 

San Marino, 28 Ottobre 2016