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Mezzo secolo da guardare: la forza dell’unità

1968 – 1992

E’ infatti l’anno del primo sciopero generale promosso unitariamente dalle due confederazioni: migliaia di persone sfilano per rivendicare l’aumento delle pensioni, la cassa integrazione, gli assegni famigliari e la legge anti-infortuni. Nel mondo del lavoro sammarinese soffia con forza il vento del cambiamento e per la prima volta, nel 1973, le Confederazioni celebrano insieme la Festa del 1° Maggio. Due anni dopo, l’unità sindacale è l’argomento cardine del 4° Congresso della CDLS. Nel 1976 il traguardo dell’unità sindacale diventa realtà con la costituzione della Centrale Sindacale Unitaria. “La costituzione della CSU – commenta Giovanni Giardi – haconsacrato non solo il momento più alto del processo unitario, ma anche il consolidarsi della strategia del Sindacato ed il suo nuovo spazio nella società”. La spinta unitaria permette al sindacato di affrontare con più forza anni tormentati da crisi economiche e politiche, e di raggiungere, a cavallo fra gli anni ’70 e ’80, significativi traguardi. Da ricordare la nascita di cooperative sociali e di produzione, l’istituzione del Fondo Servizi Sociali, la Legge sulle cooperative di abitazione, l’avvio dei corsi del Centro di Formazione Professionale, l’apertura di mense e asili nido. La crisi economica torna prepotentemente in scena nei primi anni ’80, con il movimento sindacale impegnato nella difficile opera di concertare le ristrutturazioni aziendali e rispondere alle esigenze occupazionali di circa un migliaio di lavoratori licenziati, soprattutto donne del settore tessile. Sono di questi anni la disdetta della scala mobile da parte degli industriali e una serie di manifestazioni di piazza contro la disoccupazione. Il Segretario Antonio Macina, afferma: “il Sindacato in quel doloroso momento ha saputo gestire, insieme ai lavoratori, sia la fase dei licenziamenti che quella della ricollocazione”. Ecco allora che il 7°Congresso del 1984 rilancia i valori della solidarietà e idee concrete per uscire dal tunnel della crisi occupazionale, pretendendo di partecipare al cambiamento e alla riqualificazione del sistema produttivo. Per gestire quindi più consapevolmente la complessità del mondo economico e per qualificare il ruolo dei dirigenti sindacali, la CDLS nel 1987 attiva l’Ufficio Studi e Formazione. Con questa scelta la CDLS sviluppa in maniera organica la formazione e la ricerca. La formazione è rivolta sia ai dirigenti che ai rappresentanti sindacali e nel corso degli anni si è rinnovata attraverso modalità formative all’avanguardia. Le prime ricerche alla fine degli anni ’80 indagano i fenomeni demografici, la Pubblica Amministrazione, il mercato del lavoro e le imprese. Successivamente l’Ufficio Studi e Formazione fa ricerche sulle retribuzioni, gli orari di lavoro, gli infortuni, il sistema previdenziale, l’universo giovanile e i climi lavorativi. Dal 1996 viene pubblicato il “Rapporto sull’occupazione” che ogni anno aggiorna sulle dinamiche occupazionali e sulle imprese. I temi del cambiamento e del rinnovamento sono i punti cardine anche dell’8° Congresso al termine del quale è nominata alla guida della Confederazione Democratica Rita Ghironzi, prima e, finora, unica donna al vertice di un’organizzazione sindacale. Rita Ghironzi afferma: “non è più sufficiente ricorrere a modalità rivendicative e di contrapposizione, ma servono atteggiamenti propositivi, passando dalla rappresentanza delle uguaglianze alla rappresentanza delle diversità e rappresentare quindi le istanze dell’intera società”.

Nella seconda metà degli anni ’80 vengono ridisegnati gli accordi del 1976 con la firma del “Patto per l’Unità d’Azione”, e l’esigenza della CDLS di rappresentare al meglio la società si concretizza con la nascita della Federazione Pensionati, che celebra il 1° Congresso il 9 maggio 1989. Ma l’89 è anche l’anno della tormentata vertenza del contratto dell’industria e artigianato, la cui firma arriva dopo una stagione di polemiche, mobilitazioni e oltre 100 ore di sciopero. Gli anni ’90 si aprono con un forte respiro internazionale: il sindacato sammarinese aderisce alla Confederazione Europea dei Sindacati. Per rispondere alle profonde trasformazioni del sistema economico e rappresentare al meglio i lavoratori del commercio, del turismo e dei settori emergenti del credito e dei servizi, nel 1992 si costituisce ufficialmente la Federazione Costruzioni e Servizi.

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