Meno precari
Riorganizzazione dell’Amministrazione Pubblica: la CDLS spinge per sciogliere i nodi del precariato interno.
San Marino, 13 ottobre 2005
Meno precari negli uffici pubblici e allargamento del part-time. Sono gli obiettivi degli incontri tra sindacato e governo sulla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione.
E’ iniziato mercoledì 12 ottobre il confronto tra le Federazioni Pubblico Impiego della CSU e la Segretaria di Stato agli Interni per sciogliere un a serie di nodi organizzativi della macchina statale. Ed è già in calendario per la giornata di martedì 18 ottobre un secondo appuntamento.
“Finalmente è vicina – afferma Stefano Zonzini della Federazione Pubblico Impiego CDLS – la soluzione per i precari di seconda fascia, ovvero per 70 dipendenti rimasti fuori dalle assunzioni di due anni fa. Stiamo infatti lavorando ad un accordo per l’avvio dell’iter di stabilizzazione, con tempi e modalità che prevedono la loro definitiva assunzione entro dicembre”. Si tratta di lavoratori soprattutto del settore sanitario, asili nido e azienda dei servizi.
Sul tavolo anche il nodo del precariato interno. “Da tempo – spiega Zonzini – spingiamo per risolvere il problema del cosiddetto precariato interno, ossia l’avanzamento di carriera per circa 50 dipendenti che da molti anni svolgono mansioni superiori alla loro qualifica. I criteri sono già fissati nero su bianco nel protocollo d’intesa del novembre 2004 e nel contratto di lavoro, ma ancora mancano i necessari provvedimenti legislativi per rendere operativo questo impegno”.
In dirittura d’arrivo anche l’accordo sul part-time. “Il confronto con il governo – conclude il sindacalista della CDLS – ha come obiettivo anche l’allargamento del lavoro a part-time. Sino ad oggi i dipendenti pubblici hanno la possibilità di usufruire di 18 ore settimanali di part-time, ma in questi ultimi anni le richieste di utilizzare questo strumento sono aumentate. Per questo stiamo definendo un accordo che, tenendo conto dell’organizzazione dei servizi e dei bisogni degli utenti, aumenta il part-time a 24 ore settimanali e le possibilità di accesso”.