Maggiori risorse ai lavoratori
Lettera del segretario CDLS Beccari al governo: Finanziaria sbilanciata a favore delle imprese.
San Marino, 28 settembre 2004
La manovra finanziaria 2005 è troppo sbilanciata a favore delle imprese. Lo scrive il segretario della CDLS, Marco Beccari, in una lunga lettera spedita al Segretario di Stato alle Finanze dopo i lavori del Confederale.
Nella parte iniziale della missiva, il segretario Beccari sottolinea uno squilibrio a favore delle attività produttive: “Rispetto alla Finanziaria 2003, le risorse destinate agli incentivi per le imprese sono sensibilmente aumentate”. Ed evidenzia come sul piano economico “il contributo delle attività produttive (imposte dirette), pari a circa 40 milioni di euro, risulti poco rilevante rispetto alle entrate del bilancio dello Stato”.
“Questa politica degli incentivi alle imprese non riesce a contribuire e migliorare quel volume di entrate che dovrebbero in parte servire per finanziare un livello di “welfare” più elevato dell’attuale e funzionale al “sistema paese”.
Quindi la CDLS ritiene che questi contributi ed incentivi non debbano essere generalizzati, ma legati a precisi impegni occupazionali (con verifiche continue e mirate), ad opportune certificazioni e correlati al permanere di un corretto clima nei rapporti sociali tra azienda e dipendenti.
“Il Programma Economico 2005 – continua la lettera – non introduce elementi innovativi atti a reperire nuove risorse da distribuire nel paese: l’iniziativa legata ai carburanti e l’aumento della monofase sono le uniche novità del passato; tuttavia queste opportunità economiche non hanno finanziato progetti che avrebbero potuto dare risposte al Paese e conseguentemente ricchezza”.
Beccari quindi rimarca che l’equità fiscale deve diventare “l’elemento basilare” per le scelte che il nostro Paese dovrà affrontare: ”Una particolare attenzione deve essere riservata all’accertamento del reddito nei confronti del sistema produttivo finanziario e professionale, anche mediante un ridimensionamento del ricorso al “forfettario” e un deciso potenziamento degli strumenti di controllo. E’ naturale tener conto della necessità di favorire nuovi insediamenti produttivi, con particolare attenzione al terziario avanzato ed ai servizi, anche attraverso la leva fiscale, ma necessita nel contempo una verifica attenta verso quei contribuenti in grado di evitare o eludere le norme fiscali o contributive con gli “escamotage” che le stesse leggi consentono”.
“La nostra Confederazione – scrive ancora il segretario CDLS – fa presente la necessità di attuare una politica per la prima casa che è un bene fondamentale: l’elevato numero degli appartamenti sfitti, che fa riflettere sull’utilizzo del territorio, potrebbe consentire interventi per favorire il reperimento dell’abitazione a favore delle giovani coppie, anziani monoreddito, famiglie con particolari difficoltà economiche”.
Ancora: “La Confederazione è contraria alla privatizzazione di servizi indispensabili e strategici, anche se è disponibile a valutare eventuali privatizzazioni di servizi che vengono considerati non indispensabili al funzionamento della macchina statale. Occorre incentivare e finalizzare le politiche degli investimenti. E gli interventi pubblici devono tendere all’obbiettivo di incrementare le entrate che devono essere superiori agli investimenti. Così anche per i settori produttivi: gli incentivi e le de-fiscalizzazioni alle imprese debbono produrre un risultato positivo, sia sul piano economico che occupazionale. E’ inoltre opportuno rivedere con attenzione lo strumento finanziario del “leasing” per l’acquisizione di beni immobili, considerando che, riguardo alla sua modalità di utilizzo, spesso emergono distorsioni, soprattutto nei confronti dei privati cittadini.
Sul fronte delicato della sanità e previdenza, il segretario CDLS fa presente al governo che “considera imprescindibile adottare in tempi brevi un piano sanitario nazionale che delinei i confini di intervento della sanità e dei servizi socio sanitari a tutela della comunità”.
“In questa fase di ristrutturazione della sanità, – si legge nella missiva – la CDLS avanza la proposta di istituire la Carta dei Servizi, ovvero definire standard di qualità, tempi di risposta e modalità di esecuzione, in modo tale che i cittadini siano messi tutti sullo stesso piano e a loro volta possano esercitare un controllo diretto sul funzionamento del sistema”.
Conferma infine di una “forte preoccupazione” per i conti previdenziali: “Lo stato dei fondi previdenziali dei lavoratori dipendenti suscita forte preoccupazione anche alla luce delle proiezioni nel breve e medio termine. Lo Stato deve ripianare, rispettando gli impegni presi ed ai sensi della legge, il disavanzo del 2004, provvedendo all’incremento del contributo. L’impegno per una riforma ormai non solo necessaria ma indifferibile deve essere realizzato”.