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Luci e ombre

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La riforma delle pensioni lunedì 10 ottobre va in commissione consiliare. Il giudizio del Consiglio Confederale della CDLS.

San Marino, 7 ottobre 2005

Riforma delle pensioni tra luci e ombre. Si può sintetizzare così il giudizio del Consiglio Confederale della CDLS alla legge previdenziale del governo che lunedì 10 ottobre sarà discussa in commissione consiliare.

Il vertice sindacale, che si è riunito nel pomeriggio di giovedì 6 ottobre, ha preso in esame la proposta legislativa in seguito alle ultime correzioni presentate a sorpresa dalla Segreteria di Stato alla Sanità.
“Anche se espresse verbalmente – specifica il Consiglio Confederale della CDLS – si tratta di correzioni che ammorbidiscono l’impatto della riforma attraverso una maggiore flessibilità di calcolo delle pensioni”.

A non soddisfare però la Confederazione Democratica è l’atteggiamento del governo che, dopo mesi di confronto, all’ultimo momento cambia alcuni aspetti della legge, ignorando le richieste che la CSU ha espresso attraverso una lettera lo scorso agosto, richieste emerse anche durante il ciclo di assemblee con tutti i lavoratori.

Quindi la CDLS respinge la chiusura dimostrata dal governo su punti che incidono pesantemente sulle condizioni dei lavoratori.

“Al primo posto – sottolinea il Consiglio Confederale della CDLS – c’è la necessità di differenziare l’età pensionabile tra uomini e donne. Necessità risaltata dal paradosso che questa legge dà l’opportunità alla maggioranza dei lavoratori maschi di poter andare in pensione a 60anni, perché in possesso dell’età contributiva (40 anni); mentre la maggioranza delle donne, entrate nel mondo del lavoro in ritardo, cioè a cavallo degli anni ’70-80 in coincidenza con l’espansione dell’industria sammarinese, si vedono costrette a lavorare fino a 65 anni, oppure accedere ad una pensione pesantemente ridotta. Questa modifica alla legge comporta naturalmente un costo aggiuntivo, ma va considerato il fatto che non tutte le lavoratrici opteranno per questo uscita anticipata e che comunque il nostro mercato del lavoro registra ancora una fortissima minoranza di lavoratrici rispetto all’occupazione maschile. Gli ultimi dati statistici rivelano infatti che i lavoratori sono il 15% in più delle lavoratrici”.

Il vertice della CDLS torna quindi a “rimarcare con forza” la necessità di aggiungere “maggiore equilibrio” alla riforma previdenziale in vista dei prossimi passaggi parlamentari, valutando gli opportuni meccanismi per “sostenere economicamente” una diversa età pensionabile per le donne.

Altre lacune legislative sono l’assenza di finestre di uscita per i lavoratori che in età avanzata hanno perso il posto di lavoro e che avranno problemi ad essere rioccupati.

Il Consiglio Confederale CDLS giudica invece “positivo” l’impianto legislativo sul secondo pilastro: “La proposta accoglie le indicazioni emerse dal dibattito congressuale della Confederazione Democratica, e ampiamente condivise dalla base, a sostegno di una previdenza complementare di tipo obbligatorio, collettivo e contrattuale”. Naturalmente, puntualizza la CDLS, “ci sono alcuni aspetti della proposta governativa che andranno meglio approfonditi nel corso della trattativa, visto che il pilastro della previdenza complementare dovrà aggiungersi all’attuale sistema entro 12 mesi”.

Di fronte a una “proposta di legge che continua a contenere lacune e squlibrii” , il Consiglio Confederale della CDLS pretende quindi “l’apertura di ulteriori spazi di trattativa prima del voto in Consiglio”, tornando però a rimarcare “la necessità di proseguire lungo la strada della riforma del nostro sistema per garantire un futuro previdenziale alle nuove generazioni”.
Un processo, conclude il vertice della Confederazione Democratica, “che si dovrà concretizzare anche attraverso i punti sanciti dall’articolo 11 della proposta legislativa, fra cui il riscatto dei periodi di non lavoro, le pensioni minime, i contributi figurativi e le prestazioni lavorative delle persone anziane”.

In ogni caso il documento definitivo sulla legge di riforma previdenziale sarà discusso e approfondito dagli organismi che la CDLS convocherà nei prossimi giorni per definire le opportune iniziative.

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