Licenziamenti in Tribunale
La FLI-CSU ha incontrato i dipendenti della Data Print Grafich e accusa: “Tagli di personale illegittimi”.
San Marino, 15 settembre 2005
L’azienda poligrafica di Faetano Data Print Grafik dà il ben servito a otto dipendenti. La Federazione Lavoratori Industria della CSU si oppone ai licenziamenti e va in Tribunale.
Nel pomeriggio di giovedì 15 settembre la federazione sindacale ha incontrato il gruppo di lavoratori che hanno ricevuto la lettera di licenziamento. “Un provvedimento – commenta la FLI-CSU – che calpesta le corrette relazioni industriali: lo scorso mese di agosto la Data Print Grafik aveva infatti annunciato la volontà di ridurre il personale, dopodiché c’è stato un incontro a tre, azienda-sindacato-governo, durante il quale si era deciso di continuare il confronto per approfondire le condizioni generali dell’azienda e i motivi degli annunciati tagli. Ora invece ci troviamo di fronte a queste otto lettere di licenziamento”.
Lettere che il sindacato considera “illegittime”.
Per questo la Federazione Lavoratori Industria ha deciso di imboccare le vie legali e presentare in Tribunale una causa di lavoro.
“Il provvedimento della Data Print Grafik – accusa la FLI – è palesemente illegittimo perché non motivato da esigenze di carattere economico e non rispettoso dei criteri di legge sulla riduzione del personale, primo fra tutti l’anzianità di servizio. Inoltre, ci troviamo di fronte ad un’azienda che per dieci anni, fino al 2004, ha goduto delle esenzioni fiscali in seguito ad un assorbimento di un’altra ditta”.
In soldoni, continua la Federazione Industria, “un risparmio fiscale che solo per il periodo 2001-2003 è stato pari a un milione di euro all’anno. Pertanto, se questo fosse stato sempre in trend, è facile ipotizzare un risparmio fiscale complessivo di circa 10 milioni di euro. Inoltre, anche nel 2004 il bilancio aziendale ha superato un utile di 3 milioni. Ma a fronte di tutto questo, la Data Print Grafik non ha mai fatto investimenti”.
“Siamo insomma di fronte a un quadro economico – conclude il sindacato – che non giustifica tagli di personale e a un comportamento aziendale che fa emergere atteggiamenti arroganti e irrispettosi delle leggi vigenti”.
