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La tabella di marcia della nuova PA

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Siglata l’intesa che fissa i tempi della riorganizzazione della macchina statale. Ecco tutti gli impegni

San Marino, 2 dicembre 2004

La riorganizzazione della PA entra nel vivo, sindacati e governo hanno siglato il protocollo d’intesa che fissa i tempi e le modalità della riforma. Il documento d’intesa si basa su nove punti, al primo posto c’è la Dotazione organica minima (DOM).

Ma vediamo nel dettaglio tutti i capitoli dell’intesa e i tempi del confronto fra le Federazioni del Pubblico Impiego e il Congresso di Stato.

Dotazione organica minima.
Le parti convengono di avviare entro il 7 febbraio 2005 il confronto sulla proposta di Dotazione organica minima prevedendone la conclusione al 31 marzo 2005. Le parti concordano di esaminare la copertura dei posti vacanti previsti dalla Dotazione organica minima comprese le posizioni critiche, successivamente all’accordo sulla DOM.
Nel frattempo saranno concordate eventuali coperture definitive di posti vacanti e la eventuale copertura temporanea dei posti medesimi secondo gli strumenti previsti e le procedure di legge, onde far fronte alle inderogabili necessità dell’amministrazione. Dal 4 aprile 2005 verrà avviato il confronto per la definizione della nuova Dotazione organica, che prevederà la nuova struttura per fasce funzionali e la nuova struttura retributiva, che dovrà concludersi con la determinazione degli inquadramenti del personale.

Materie da regolamentare
Le parti convengono di dare corso a una nuova regolamentazione per quanto concerne il part-time per motivi personali, congedo ordinario e permessi straordinari, orari di lavoro e orari di servizio, mobilità, trasferimenti e distacchi per motivi di salute.
Preso atto che il governo ha inviato al sindacato una propria proposta già esaminata in sede tecnica, le parti sono impegnate a dare avvio al confronto sulle materie da regolamentare entro il 31 gennaio 2005, prevedendone la conclusione al 28 febbraio 2005. Inoltre le parti sono impegnate a dare applicazione a quanto convenuto a partire dal mese successivo alla firma o, in caso di modifiche legislative, con decorrenza dal mese successivo alla entrata in vigore del provvedimento legislativo.

Precariato
Le parti convergono di affrontare la materia sotto il duplice profilo del precariato interno e del precariato di seconda fascia.
Per precariato interno si intende il personale in ruolo, incaricato con atto formale legittimato, su posto diverso da quello di inquadramento con trattamento economico uguale o superiore, in possesso dei requisiti previsti nell’accordo per il rinnovo del contratto del 18 febbraio 2003.
Per precariato di seconda fascia si intende il personale non in ruolo e non stabilizzato inserito nella seconda fascia dei precari di cui l’allegato B di cui all’accordo del 16 aprile 2003.
Le parti convergono di procedere al confronto sul precariato interno contestualmente agli impegni di cui al precedente punto 1. Convengono altresì sul ripristino delle differenze di livello in caso di supplenze interne conferite a norma di legge, con atto amministrativo legittimato, su posti vacanti; concordano sul ripristino di suddette differenze di livello a decorrere dal 1 febbraio 2005, senza corresponsione di arretrati; le stesse verranno erogate a seguito dell’entrata in vigore dell’apposito atto legislativo. Convengono, infine, che solo coloro i quali risultino in possesso dei requisiti di cui all’accordo per il rinnovo del contratto di lavoro del 2003, gli effetti economici derivanti dalla ricostruzione di carriera, se spettanti, decorrano dal 1 giugno 2004.
Per quanto riguarda il precariato di seconda fascia, le parti concordano di prorogare gli effetti relativi al trattamento loro riservato, fino al 31 dicembre 2005.

Carriere e fasce funzionali
Le parti convengono di definire i criteri e le modalità per le carriere interne e per l’attuazione della seconda fase di cui al punto 1. Tale contrattazione inizierà il 4 aprile 2005 e si concluderà entro il 31 maggio 2005.

Dirigenza pubblica
L’ordine del giorno, approvato dal Consiglio il 27 ottobre 2004, prevede la predisposizione entro il 31 dicembre 2004 di una bozza di legge ordinaria sulla dirigenza pubblica. Essendo indispensabile tracciare una chiara e puntuale distinzione tra discrezionalità politica e amministrativa, la prevista riforma del Congresso di Stato prefigura un rapporto prioritario con interventi sulla dirigenza pubblica, mediante la revisione della normativa attuale non solo sul piano degli istituti contrattuali, l’accesso e la mobilità, ma più propriamente nel contesto della revisione degli ambiti del potere decisionale e di spesa e delle responsabilità nei rispettivi livelli di autonoma scelta amministrativa. Pertanto, il Congresso di Stato è impegnato a presentare una proposta di legge quadro sulla dirigenza. Le parti concordano di avviare il confronto sugli aspetti contrattuali nei primi mesi del 2005.

Titoli di studio
Le parti concordano di iniziare il confronto sulla base delle proposte già avanzate dal governo entro il 31 gennaio 2005 e di prevedere la conclusione entro il 14 marzo 2005.

Formazione
Le parti concordano di attuare un programma di intervento formativo in favore dei dipendenti come parte integrante e necessaria del lavoro, in atto, di analisi e di riorganizzazione della pubblica amministrazione.
Il piano di formazione, oltre a favorire il processo di sviluppo professionale, dovrà promuovere nei dipendenti la partecipazione motivata e consapevole al cambiamento, accrescerne il senso di appartenenza e la considerazione della funzione pubblica e al contempo assicurare continuità e successo alla riforma dell’amministrazione. Il governo presenterà il programma formativo entro il 31 dicembre 2004.

Accordi sospesi
Si riconferma quanto già contenuto nell’accordo per il rinnovo del contratto di lavoro.
Ovvero: i settori della pubblica amministrazione per i quali sono stati sottoscritti accordi e impegni dalle parti e ratificati dal Congresso di Stato verranno trattati in via prioritaria nell’ambito della generale ristrutturazione degli uffici e dei servizi del settore pubblico allargato, al fine di evitare l’adozione di singoli provvedimenti settoriali e di ricondurre a direttive uniformi l’esame dei problemi e delle rivendicazioni, nel rispetto dei principi di equità, imparzialità, economicità ed efficienza. Durante il periodo di validità del contratto di lavoro non saranno ammesse rivendicazioni di carattere settoriale finalizzate a miglioramenti economici, modifiche di livello retributivo.

Decorrenze effetti riorganizzazione PA
Le parti concordano che gli effetti ed eventuali benefici derivanti dalla riorganizzazione della PA decorrano dal 1 giugno 2005.

 

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