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Intesa sulla PA

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Sbloccata la trattativa contrattuale. Per gli statali in arrivo aumenti attorno al 2.50% anche sugli scatti. E più ferie per i dipendenti del privatistico.

San Marino, 28 giugno 2005

Finalmente sbloccato il contratto dei pubblici dipendenti. La Federazione del Pubblico Impiego della CDLS ha siglato un’intesa preliminare che fissa aumenti medi in busta paga del 2.50%.

La trattativa si è chiusa a Palazzo Mercuri attorno alle 10 di sera di lunedì 27 giungo, dopo una maratona negoziale di oltre 6 ore con la delegazione di governo.
Subito dopo si è riunito il direttivo del pubblico impiego della CDLS che ha dato all’unanimità il via libera al pre-accordo.
“La bussola che ha orientato la nostra scelta è stato il senso di responsabilità e l’interesse dei dipendenti pubblici. Questo è il primo passo per raggiungere l’obiettivo finale: la firma del contratto di lavoro”, afferma il segretario della FPI-CDLS, Antonio Ceccoli. Che aggiunge: “Dal punto di vista economico l’accordo è senza dubbio dignitoso: con una dinamica inflativa dell’1.9%, il nuovo contratto garantisce una media di aumenti del 2.50% e risponde alle necessità dei livelli medio bassi e nello stesso tempo non perde di vista il riconoscimento professionale di tutti i dipendenti pubblici”.

Sulla parte economica, il preliminare d’intesa così recita: biennio 2005-2006 aumento annuale dell’1.4% sul piede retributivo e sugli scatti di anzianità più un incremento in cifra fissa pari a 20 euro. Si ricorda che l’offerta iniziale del governo era di 10 euro in cifra fissa più l’1.4% solo sul piede retributivo.

In dettaglio, queste cifre garantiscono aumenti in busta paga per i lavoratori in organico di oltre 50 euro mensili (livello 6) e di oltre 40 euro mensili per i lavoratori a contratto privatistico con livello medio.
In termini percentuali, a queste due tipologie di lavoratori, che rappresentano la fotografia media degli stipendi pubblici, si garantisce un incremento del 2.31% (livello 6 a fine carriera) e del 2.75% per un addetto qualificato di terzo grado sempre a fine carriera.

Sul fronte normativo, l’intesa contrattuale stabilisce miglioramenti su tre punti cruciali. Punto uno. Per il contratto privatistico (800 dipendenti) c’è l’aumento di due giorni di ferie spalmati nel biennio 2006-2007. Punto due. Per il precariato interno si prevede la copertura anche di posti non definitivamente vacanti. Punto tre. Per gli stabilizzati si procederà all’immissione in ruolo in base a quanto previsto dal contratto del 2001-2004.
La durata del nuovo contratto pubblico è biennale per la parte economica e quadriennale per quella normativa.

La Federazione del Pubblico Impiego ha deciso di revocare gli scioperi a scacchiera in agenda e di convocare l’assemblea di tutti i delegati sindacali per venerdì 1 luglio alle 8.30 presso la sede sindacale di Domagnano.