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Infermieri, lettera-denuncia del sindacato

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Pesante critica delle Federazioni Pubblico Impiego della CSU alla gestione del personale infermieristico.

San Marino, 18 giugno 2004

Non c’è assoluta chiarezza nella gestione degli infermieri. Lo affermano le Federazioni del Pubblico Impiego in una lettera spedita venerdì 18 giugno al governo e ai vertici della sanità. La missiva delle federazioni sindacali si chiude con la richiesta di un incontro urgente.

Ecco il testo della lettera firmata dai segretari di federazione Tonino Ceccoli (FPI-CDLS) e Mauro Casali (FUPI-CSdL).

“Le Federazioni del Pubblico Impiego, unitamente all’Assemblea degli Infermieri Professionali tenutasi nella giornata di giovedì 17 giugno

– denunciano il persistere di una gestione del personale infermieristico non coordinata, non basata su regole chiare e per la quale le figure chiamate a questa responsabilità non contribuiscono nella dovuta misura. Si assiste da un lato a fughe dalle responsabilità e dall’altra ad una gestione discrezionale ed unilaterale: tutto ciò contribuisce all’aggravamento dei ricorrenti problemi di distribuzione del personale e del godimento dei Congedi Ordinari;

– evidenziano che l’unica nota pervenuta alle organizzazioni sindacali del 1 giugno da parte del Dirigente SOS non ha la consistenza di una proposta operativa e peraltro risulta non essere stata sostenuta dal Consiglio di Dipartimento. Inoltre sottolineano che le uniche indicazioni contenute riguardano in maniera generica la composizione dei turni di lavoro rispetto alle quali si possono prevedere soluzioni pasticciate e che sono già state precedentemente respinte;

– sottolineano la mancanza di risposta per il ripristino delle regole per le assegnazioni e i trasferimenti interni come già più volte richiesto;

– sollecitano una risposta formale in merito all’impegno di inserire il personale OTA nel servizio di terapia Semintensiva che non è stato mantenuto;

– confermano la necessità di avere un quadro chiaro dell’organizzazione dell’Ufficio di Coordinamento del Personale Sanitario Ausiliario non medico a partire dalle figure professionali che la Legge coinvolge e non limitandolo ad un’unica categoria;

– rimarcano che per alcune professionalità le difficoltà di reperimento sono in buona parte dovute alle condizioni di precarietà, in termini di incarichi, che l’ISS propone;

– ribadiscono la loro contrarietà all’utilizzo dello strumento della convenzione in sostituzione del contratto come prevede la legge;

– in termini di precarietà sottolineano le difficoltà dovute al trattamento discriminatorio riservato agli infermieri a contratto forense in particolare per quanto riguarda la gestione quotidiana di questa fondamentale risorsa umana che deve essere considerata da questo punto di vista alla pari di tutti i dipendenti. A questo proposito evidenziano la concreta possibilità di perdere la collaborazione di validi professionisti;

– respingono nuovamente il tentativo di modifica unilaterale delle modalità di godimento e di conteggio dei giorni di Congedo Ordinario.

Sugli argomenti di cui sopra e su altri aspetti specifici quali ad esempio lo straordinario, la mancata programmazione delle attività dei singoli servizi, la necessità di maggior collaborazione fra la categoria del personale sanitario e non sanitario, il rapporto coi dirigenti sanitari, le Federazioni del Pubblico Impiego della CSU sono a chiedere un incontro con la delegazione di Governo preposta alla trattativa per il Settore Pubblico allargato e con il Segretario di Stato competente da concordarsi anche telefonicamente entro il 30 giugno.

Nei giorni successivi a tale data le scriventi convocheranno una riunione sindacale retribuita per valutare l’esito di tale incontro e prendere le più opportune iniziative al fine di cogliere l’obiettivo di una corretta gestione del personale e del ripristino di relazioni sindacali rispettose della dignità delle parti poiché con rammarico devono registrare, pur sporadici, atteggiamenti antisindacali.”

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