Incontri ravvicinati
Contratto industria: sindacato e Anis di nuovo di fronte martedì 10 e mercoledì 11. La replica della FLI-CSU agli imprenditori.
San Marino, 9 maggio 2005
Doppio incontro ravvicinato tra sindacato e Anis per discutere il rinnovo del contratto. Dopo la proclamazione delle 15 ore di sciopero nel settore industria, si riapre il tavolo contrattuale con due appuntamenti: martedì 10 e mercoledì 11 maggio.
Un doppio incontro su cui pesano anche le dichiarazioni che il Segretario dell’Anis, Carlo Giorgi, ha rilasciato all’indomani della proclamazione delle prime 15 ore di sciopero nelle fabbriche.
“Le posizioni dell’Assoindustria – replica in una nota la Fli-Csu – sono di totale chiusura. Per fare solo un esempio, l’Anis propone il tempo determinato per tre anni per i dipendenti di tutte le aziende di nuova costituzione, e sempre in caso di prima assunzione. E sempre sulle assunzioni a termine, non è vero che vogliamo fare i collocatori, come sostiene non senza ironia il segretario degli industriali: il nostro obiettivo è far sì che per le assunzioni a termine ed interinali, si introducano dei meccanismi per verificare che siano realmente motivate e rientrino nei casi già ampiamente previsti contrattualmente, come sostituzioni e aumenti temporanei di lavoro”.
Quindi la Federazione Lavoratori Industria puntualizza che “poiché crediamo di conoscere le singole realtà aziendali, ci siamo posti come parte attiva in tali meccanismi, ma se vi sono altre soluzioni, purché in grado di raggiungere l’obiettivo, l’Anis sa bene che siamo disponibili a prenderle in considerazione, e non certo da oggi”.
A marcare le distanze c’è anche il nodo del frontalierato. Così la il sindacato sottolinea che “nonostante l’accordo contrattuale sottoscritto nel dicembre 2002 prevedesse l’impegno di iniziare a trasformare i rapporti a termine dei lavoratori frontalieri, l’Anis ha completamente disatteso tale impegno, tant’è che continua a sostenere che di tempo indeterminato non si parla”.
La replica sindacale continua anche sulla parte economica, definendo “fuori luogo” i riferimenti dell’Assoindustria agli aumenti riconosciuti in altri contratti.
“Infatti – continua la nota della Fli-Csu- i contratti citati prevedono nell’arco della loro durata aumenti retributivi di gran lunga superiori a quelli del settore industriale. Pertanto, la disponibilità dell’Associazione Industriali ad aumenti non oltre il 2%, e senza il riconoscimento degli arretrati richiesti, resta del tutto insufficiente”.
Nel mirino infine l’accusa del numero uno dell’Anis che, a fronte della disponibilità degli imprenditori di sedersi al tavolo nonostante le 15 ore di sciopero, aveva parlato di un sindacato in “vena di sceneggiate”. Pronta la replica dal quartier generale della Csu: “Non c’è proprio nulla di eroico nella disponibilità dell’Anis a riprendere il confronto. Succede infatti in tutto il mondo che una trattativa contrattuale vada avanti anche durante iniziative di astensione dal lavoro”.