Incidenti sul lavoro, 6 mila morti al giorno
Rapporto choc diffuso dall’Organizzazione Internazionale del lavoro. Tutte le cifre del dossier.
San Marino, 22 maggio 2004 Almeno 6 mila morti al giorno. È la cifra, angosciante, degli incidenti sul lavoro, che ogni anno coinvolgono circa 270 milioni di persone nel mondo. A morire, spesso, sono addirittura i bambini: 22 mila all’anno. E i casi di malattie provocate dal lavoro sono circa 160 milioni. È quanto emerge da un rapporto presentato dall’ Oil l’Organizzazione internazionale del lavoro, in una conferenza stampa tenuta insieme all’Inail, in occasione della IX giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul posto di lavoro . I casi di malattie professionali dovuti a sostanze chimiche ammontano, secondo l’Oil, a 35 milioni. E ogni anno, si legge nel rapporto, vengono immesse sul mercato almeno un migliaio di nuove sostanze chimiche, utilizzate nei più vari prodotti commerciali dei Paesi industrializzati. Le patologie polmonari, aggiunge l’Oil, rappresentano circa il 30% del totale delle malattie professionali. Quali sono i settori più colpiti? Secondo i dati dell’Oil gli incidenti avvengono soprattutto nell’industria manifatturiera (34,7%), in cui è decisivo il peso della metalmeccanica; seguono le costruzioni (15,6%); il commercio (11%) e i trasporti (9,4%). Nei casi mortali il triste primato passa però alle costruzioni (circa 300 morti, pari al 27,8%) anche se il settore supera di poco quello manifatturiero (27,4%). Quote rilevanti di incidenti fatali si registrano anche nei trasporti (14,8%) e nel commercio (10%). I comparti più a rischio sono la metallurgia (con un indice di frequenza quasi doppia rispetto alla media), la lavorazione dei minerali, del legno e delle costruzioni. Le attività meno pericolose risultano quelle dell’intermediazione finanziaria, dell’istruzione e del petrolio. |
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