Il San Valentino dei lavoratori frontalieri
Sabato 14 febbraio al Teatro Novelli di Rimini convegno della Cgil sul frontalierato.Fotografia statistica della CDLS: dall’Italia arrivano 5.346 lavoratori.
San Marino, 13 febbraio 2004
“Diritti dei lavoratori frontalieri nella nuova Europa”. Questo il titolo della manifestazione nazionale della Cgil in programma sabato mattina 14 febbraio al Novelli di Rimini. L’annuale Rapporto statistico della CDLS informa che sono 5.346 i frontalieri occupati in Repubblica.
“Analizzando i dati sull’occupazione relativi al 2003 – spiega Giorgio Busignani, responsabile Ufficio Studi della CDLS – si evidenzia che il numero dei frontalieri occupati a San Marino sono 5.346 (il 75% maschi), corrispondenti al 40,6% degli occupati del settore privato. Occupati che complessivamente alla stessa data sono per la precisione 13.183. Rispetto al 2002, i lavoratori provenienti da oltre confine sono diminuiti dell’1,7%, pari a 95 unità. Tale diminuzione ha interessato esclusivamente gli operai comuni”.
Il dossier dell’Ufficio Studi ripercorre le cifre del fenomeno-frontalieri, sottolineando che all’inizio degli anni ’90 i lavoratori provenienti da oltre confine erano poco più di mille, sono raddoppiati nel 1993 e nel 1998 hanno raggiunto quota 5.000, fino a raggiungere il massimo storico nel 2002 con 5.441 unità, pari 42,2% degli occupati.
Il 22% dei lavoratori frontalieri svolge mansioni direttive, il 4% mansioni impiegatizie non specializzate, un altro 4% sono autisti e magazzinieri, il 30% ha una professionalità operativa specializzata e quasi il 40% sono operai comuni e qualificati.
Il numero più alto dei lavoratori provenienti da oltre confine si riscontra nel settore edile con il 54%, un’incidenza di poco inferiore al 50% si riscontra nei settori dell’installazione degli impianti e nei trasporti. Nei servizi sono il 43%, nel settore industriale il 40,7% e nel commercio il 39,4%. Quasi 1.700 frontalieri risiedono a Rimini, 370 provengono da Verucchio. Altri 300 vengono rispettivamente da Santarcangelo e Coriano, seguono Riccione, S. Leo, Novafeltria e Motegrimano.
Il 44% ha un’età compresa fra i 30 e i 39 anni, il 26% fra i 40 e 49. I giovani fino a 30 anni sono poco più di mille, mentre coloro che hanno superato i 50 raggiungono quota 500.
Quasi il 6% dei frontalieri è laureato, il 32% ha conseguito un titolo di scuola media superiore o professionale, il 36% ha la licenza media e il 18% quella elementare.