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Il messaggio di Manuel

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Apertura simbolica dei lavori congressuali con il messaggio di Manuel Bianchi, 19 anni, operaio alla Deca e delegato al 13° congresso della CDLS. Il messaggio di Manuel è l’emblematico inizio di un percorso di avvicinamento della Confederazione Democratica al mondo giovanile. n percorso fatto di attenzione e ascolto, che si svilupperà durante il dibattito congressuale con la presentazione della ricerca “YoMap, giovani a San Marino” promossa dalla CDLS in collaborazione con il Laboratorio di Studi Sociologici dell’Università di Urbino.
 
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Testo saluto di Manuel Bianchi
 
Quante volte abbiamo sentito dire la frase ‘i giovani sono il futuro’ oppure ‘dobbiamo farlo per il futuro dei nostri figli’.
Ma a noi, qualcuno ha mai chiesto cosa vorremmo per il nostro futuro? Qualcuno si è mai preoccupato di chiederci se le scelte che avete fatto per noi, a noi, ci sarebbero andate bene?
Il sindacato prima di entrare nel mondo del lavoro è per noi giovani una cosa totalmente sconosciuta: non esiste in alcun modo nei libri scolastici, non viene citato né spiegato il suo ruolo nella società…
Credo che già dalla scuola bisogna interagire e incominciare a dare prospettive per il futuro dei giovani dandoci gli strumenti culturali in mano. Dandoci la possibilità di essere almeno in parte consapevoli autori del proprio destino. E’ da poco che lavoro in Fabbrica, ma vedo la necessità da parte dei datori di lavoro di darci fiducia e di investire maggiormente su di noi e anche da parte del sindacato di trovare forme per tutelarci, di aiutarci ad essere artefici e partecipi del nostro futuro professionale.
A invogliarci a prendere delle responsabilità, pur sbagliando, ma per capire dove sbagliamo per migliorare e credere in noi stessi e soprattutto a crescere.
Ho la fortuna di avere una famiglia stupenda, di avere genitori meravigliosi che non cambierei per nulla al mondo; in un certo senso è questo che chiediamo: come avviene in una famiglia chiediamo di essere seguiti, istruiti, richiamati, puniti se necessario, elogiati quando lo meritiamo. Ma soprattutto chiediamo delle possibilità per poter dimostrare quello che valiamo, e che possiamo fare per la ditta ma anche per noi stessi. Per capire e per crescere insieme e magari un giorno poter essere noi a “sfornare” nuovi giovani che potranno essere il futuro…
 
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