San Marino, 27 marzo 2023. Bollette del gas annullate. Lo comunicato la Segreteria dio Stato per il Lavoro in una nota diramata nella giornata di domenica 26 marzo. “Si è svolta questo pomeriggio – si legge – la riunione di maggioranza convocata dalla Segreteria di Stato per il Lavoro con al centro il tema delle bollette. Al termine dell’incontro, la maggioranza ha condiviso il mandato che la Segreteria di Stato per il Lavoro ha immediatamente inviato alla Direzione dell’Azienda Autonoma di Stato di annullare tutte le bollette alla data di domani lunedì 27 marzo. Le stesse saranno quindi riemesse con le modalità che nel dettaglio saranno fornite agli utenti nella giornata di domani”.
Stop alle bollette pazze. Nella stessa giornata di domenica la CSU e le Assoconsumatori Asdico e Sportello Consumatori hanno reso noto di aver inviato al Congresso di Stato una lettera con al centro la richiesta di fermare l’attuale fatturazione delle bollette.
“Ai cittadini residenti a San Marino stanno arrivando bollette del gas molto salate, risultato delle decisioni assunte nell’autunno scorso, fortemente contestate dalle Associazioni dei consumatori e dalla CSU.” Inizia così la lettera che CSdL e CDLS, congiuntamente ad Associazione Sportello Consumatori e ASDICO, hanno inviato al Segretario di Stato per il Lavoro e i rapporti con l’AASS, alla direzione dell’Azienda dei Servizi e alla Autorità per l’Energia.
“Gli importi vengono stabiliti – prosegue la lettera – in base a consumi presunti, verosimilmente prendendo a riferimento quelli dell’anno precedente, quando invece quest’anno molti cittadini, anche per effetto dei considerevoli aumenti registrati, potrebbero aver limitato l’uso del riscaldamento. In ogni caso ogni inverno è diverso dall’altro, e non necessariamente i consumi di questo inverno, inizialmente piuttosto mite, sono stati gli stessi dell’anno precedente.
Questa modalità di fatturazione nasce dal fatto che non viene eseguita la lettura reale dei contatori, nonostante che verbalmente fosse stato annunciato questo impegno, non rispettato.
È inaccettabile avere adottato questa modalità approssimativa di fatturazione, contestualmente agli esorbitanti aumenti deliberati, che avrebbero dovuto almeno essere accompagnati da un consumo presunto inferiore rispetto a quello dell’anno precedente, anche al fine di rateizzare nel tempo importi così elevati senza alcun costo aggiuntivo.
Tutto ciò è avvenuto proprio in una congiuntura nella quale i cittadini devono fare i conti con il continuo aumento del costo della vita.
Bollette molto pesanti che a volte superano i mille euro sono un gravame enorme per le famiglie, anche considerando – tra le altre cose – che non tutti i contratti di lavoro sono stati rinnovati e che le pensioni dall’inizio dell’anno sono state rivalutate con percentuali minime e fin troppo lontane dall’attuale andamento inflazionistico.
Siamo pertanto a richiedere un incontro urgente per porre rimedio a tale situazione insostenibile. Da parte nostra saranno avanzate delle proposte per una diversa gestione della fatturazione del gas, affinché sia più corretta e sostenibile per i cittadini, le famiglie e le attività economiche.”
Prosegue la lettera: “Proprio per i motivi anzidetti, è assurda la decisione di indicizzare le bollette in base all’andamento del costo del gas. Una tale decisione presupporrebbe una lettura mensile dei contatori, che attualmente è impossibile. Chiediamo pertanto di non mettere in atto quanto annunciato.”