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Il contratto dell’edilizia è fermo al palo

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Non arrivano risposte concrete dagli imprenditori. Nuova assemblea generale dei lavoratori per martedì 6 luglio.

San Marino, 1 luglio 2004

Non si sblocca la vertenza dell’edilizia. Ancora nessuna controproposta è infatti pervenuta da parte delle associazioni di categoria per chiudere il rinnovo del contratto del settore edile privato.

Contratto scaduto il 31 dicembre 2003.
Da alcuni giorni la Federazione Costruzioni ha inviato alle controparti (ANIS, UNAS, OSLA) una nuova proposta di mediazione. Ma tutt’oggi non sono arrivate riposte concrete.

Pertanto, per la giornata di martedì 6 luglio, presso la sala riunioni CSU, è stato convocato l’attivo generale dei quadri dell’edilizia privata, per definire ulteriori iniziative da adottare nell’ambito della fase di mobilitazione indetta dall’assemblea generale dei lavoratori del 25 giugno scorso.

Ricordiamo che i principali obiettivi di questo rinnovo contrattuale, ribaditi dai lavoratori nella stessa assemblea del 25 giugno, sono i seguenti:

– estensione all’edilizia privata dell’accordo che prevede il rinnovo automatico dei permessi di lavoro per il personale frontaliero;

– revisione delle fasce di orario di lavoro;

– definizione della durata di permanenza sul cantiere in caso di maltempo;

– salvaguardia e mantenimento del potere d’acquisto delle retribuzioni;

– conferma della indennità di trasferta, come già disposto nel precedente contratto;

– riconoscimento di permessi di lavoro straordinari per esigenze personali;

– reale e concreata prosecuzione del confronto “tripartito” per il monitorare il fenomeno dei subappalti.

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