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I dipendenti delle poste proclamano lo stato di agitazione

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Le Federazioni pubblico impiego CSU, hanno tenuto un’assemblea per fare il punto sulla gestione del personale e sulle zone postali.

San Marino, 2 Luglio 2004

I dipendenti postali preso atto delle non risposte a livello politico e amministrativo, dopo un referendum interno, hanno deliberato forme di mobilitazione come chiaramente espresse nella lettera inviata al Governo e alla direzione delle poste.

Ecco il testo integrale della lettera inviata al governo.
Le Federazioni del Pubblico Impiego, CSdL-CDLS, unitamente all’Assemblea dei dipendenti del Settore Poste riunita ieri 01 c.m. hanno affrontato le tematiche inerenti la gestione del personale e le zone postali.

L’assemblea, preso atto delle non risposte dei responsabili amministrativi e politici alle richieste fatte dalle scriventi il 17 giugno ’04, stigmatizzando il comportamento del Governo il quale ha evitato di fornire qualsiasi risposta, ha evidenziato come la Direzione persista in atteggiamenti provocatori che nulla hanno a che vedere con una gestione efficace del servizio, inviando un’ulteriore circolare.

L’Assemblea pertanto ha deliberato quanto segue:
• la non condivisione della proposta delle 37 zone rimarcando le non risposte alle richieste precedenti e decidendo di annullare il Gruppo Tecnico nato su proposta della Direzione, chiedendo che le autorità competenti indichino la conformazione delle zone con la riassegnazione delle stesse ai portalettere in base all’anzianità, la determinazione del nastro orario degli stessi alla quale i portalettere si atterranno scrupolosamente;
• non vengono più accettati spostamenti al di fuori delle regole, ribadendo la necessità dell’annullamento delle ultime circolari in merito alle assegnazioni e trasferimenti interni del personale, pertanto si chiede il ripristino della situazione antecedente con il rientro del personale interessato negli uffici di appartenenza a cui ogni dipendente rimane assegnato;
• indisponibilità allo straordinario sia retribuito che a recupero;
• respinge rinvii del programma ferie presentato ed approvato dalla Direzione;
• non accetta disposizioni telefoniche inerenti la gestione del personale che non provengano dal Direttore PP.TT. e/o dal Coordinatore Settore Poste e tanto meno da dipendenti che si trovano assegnati alla Direzione per dichiarati problemi di rapporti con i colleghi;
• la necessità del rispetto del numero di due Autisti per il pulmino.

Quanto sopra è da considerare una prima azione di mobilitazione e di lotta per il ripristino di una normale e corretta gestione del personale e di relazioni sindacali rispettose del ruolo delle parti.