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Giornalisti usa e getta

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Denuncia dell’Usgi: “Troppi precari nel mondo dell’informazione”. Manca un contratto del settore.

San Marino, 6 ottobre 2005

L’anarchia contrattuale produce precariato. La denuncia porta la firma dell’Unione Sammarinese Giornalisti (Usgi), che invoca il riconoscimento giuridico per gli operatori dell’informazione.

La voce dell’Usgi si unisce a quella della Confederazione Democratica che lunedì scorso (3 ottobre) ha spedito una lettera al Segretario di Stato all’Informazione, Giovanni Lonfernini, per rimarcare la disponibilità e insieme l’urgenza di avviare un confronto “con l’obiettivo di fissare contrattualmente diritti e doveri di chi fa informazione”.

Lo stesso esponente del governo nei giorni scorsi, intervenendo a San Marino in un convegno sull’informazione, aveva auspicato questo confronto, affermando: “Ritengo sia giunto il momento di definire un contratto tipo per il settore dell’informazione, per tutelare i lavoratori e avere delle condizioni base che possano assicurare la pluralità e libertà di espressione in chi materialmente fa informazione”.

Urgenza sottolineata dal direttivo dell’Unione Sammarinese Giornalisti che parla di “anarchia contrattuale”: “Tanto che dei circa 100 addetti del settore dell’informazione, almeno il 50% non ha in contratto di assunzione a tempo determinato. Il caso più eclatante quello alla San Marino Rtv dove 23 operatori attendono una risposta adeguata alla propria professionalità”.
“Indipendentemente – continua l’Usgi – dalla decorrenza del rapporto di collaborazione, molti giornalisti e operatori sono precari, con contratti di collaborazione non tanto a termine, quanto addirittura ad arbitrio del datore di lavoro”. Segue la solidarietà dell’Usgi verso i precari dell’informazione e “il proprio impegno affinché prevalgano i giusti riconoscimenti professionali”.

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