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Gamba tesa

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Riforma pensioni: dalla CDLS forti critiche alla scelta del governo di presentare la legge il 28 Giugno in Consiglio.

San Marino, 6 giugno 2005

Sulla riforma previdenziale il governo entra in gamba tesa e scavalca il confronto: la legge sarà presentata in Consiglio a fine giugno.
(Scarica la Bozza di Legge sulle Pensioni – Formato PDF).
Inascoltato l’invito del sindacato a evitare fughe in avanti sul terreno delicatissimo delle pensioni.

“La cosa che ci preoccupa di più – afferma il segretario della CDLS Marco Beccari – è che il provvedimento sarà presentato in Consiglio Grande e Generale il 28 giugno, senza darci il tempo di consultare i lavoratori su una legge di questa portata. Questa non è una riforma come tutte le altre, va ampiamente condivisa”.

Preoccupazione emersa anche nell’ultima riunione del Consiglio Confederale della CDLS dello scorso 31 maggio, quando l’intenzione del governo di avviare l’iter consigliare era stata definita una “forzatura”. E nel comunicato diffuso dopo l’incontro si legge: “Il Consiglio Confederale rimarca con forza l’importanza di avviare l’iter consigliare solo al termine di un ampio confronto e dibattito con i lavoratori e nel paese. Se dovessero verificarsi forzature, ovvero se il progetto di legge fosse presentato in prima lettura entro giugno, sarà inevitabile mettere in campo quanto necessario a contrastare una riforma calata dall’alto”.
Inoltre il vertice della CDLS ha rimarcato la necessità di mantenere i diritti acquisti attraverso una progressione e gradualità degli interventi di riforma, sottolineando l’opportunità di abbinare alla compatibilità economica una compatibilità sociale. In sostanza: la riforma delle pensioni non può essere ridotta a semplice materia ragionieristica, ma deve tenere conto del complesso impatto sociale che incide direttamente sulla vita di migliaia di persone.

E una prima risposta a questa “riforma calata dall’alto” è arrivata dalla segreteria CSU di giovedì 2 giugno con la proclamazione dello sciopero generale bis per lunedì 20 giugno. Data che coincide con la seduta dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio.

Scelta, quella del governo, che lascia perplessi anche gli industriali. Nel numero in edicola lunedì 6 giungo, il settimanale economico Fixing dedica un ampio servizio alla riforma delle pensioni, e di fronte all’idea di presentare il progetto di legge in prima lettura il 28 giugno parla di “una vera e propria corsa contro il tempo, da parte della Segreteria alla Sanità, fretta che ad alcuni sembra eccessiva”.

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