Fumata bianca
Con 131 sì e 17 no l’assemblea dei delegati FLI-CSU dà il via libera al contratto industria. Più tutele contro la precarietà.
San Marino, 11 luglio 2005
La svolta è finalmente arrivata: l’assemblea dei delegati della FLI-CSU nella mattinata di lunedì 11 luglio ha approvato l’accordo sul contratto industria con 131 sì e 17 no.
Il protocollo aggiuntivo arrivato nella giornata di domenica 10 luglio ha introdotto sostanziali miglioramenti soprattutto sul fronte delle regole anti-precarietà.
Questi i principali punti della svolta approvati dall’assemblea dei lavortaiori.
Punto uno. Per quanto riguarda il tempo determinato, che interessa i sammarinesi e residenti, si prevedono ammortizzatori sociali (da 3 a 5 mesi di cassa integrazione) e l’impossibilità da parte delle imprese di prolungare il tempo precario oltre 12 mesi.
Punto due. Sul lavoro interinale si è introdotta la regola del “quota massima”, ovvero l’obbligo per tutte le aziende industriali di non superare il numero complessivo di 400 lavoratori in affitto.
Punto tre. Capitolo frontalieri: per la prima volta si è deciso di avviare gradualmente un processo di stabilizzazione.
Novità, infine, anche sul versante economico con un aumento pari al 2.65% per quattro anni.
Nel pomeriggio di lunedì a Palazzo Mercuri sono convocate le parti per la firma dell’intesa.
“L’accordo raggiunto garantisce più tutele e più diritti per tutti: una vittoria del movimento sindacale che ha arginato il rischio di una deriva della precarietà soprattutto per i lavoratori sammarinesi e i giovani in cerca di prima occupazione”, così commenta il segretario industria della CDLS, Giorgio Felici, il voto positivo arrivato dall’assemblea dei delegati sindacali. Con grande soddisfazione, il segretario Felici esprime anche un ringraziamento “a tutti i lavoratori che in questi mesi hanno con grande sacrificio personale sostenuto questa logorante e difficile vertenza contrattuale”.