Frontalieri, appuntamento all’Ambasciata
La protesta contro la doppia tassazione e la precarietà si sposta, sabato 8 maggio, davanti alla sede diplomatica di San Marino.
San Marino, 7 maggio 2004
La settimana sindacale si chiude nel segno della protesta contro la frontalieri-tax e la precarietà del lavoro. E’ in calendario sabato 8 maggio, alle 9,15, la seconda manifestazione promossa dalla CSU e dal comitato frontalieri.
L’appuntamento stavolta è davanti all’Ambasciata d’Italia in San Marino, via del Voltone, San Marino Città. E’ previsto anche un incontro con l’Ambasciatore Renato Volpini.
Mercoledì 5 maggio erano oltre un centinaio i lavoratori saliti sul Pianello per chiedere al governo sammarinese un maggiore impegno verso le problematiche del frontalierato. Il segretario della Federazione Industria della CDLS, Giorgio Felici, ha più volte definito l’introduzione della dual-tax come un “macigno” per l’intera economia del Titano e gli effetti del taglio fiscale sulle buste paga si fanno già sentire: nei primi tre mesi del 2004 sono oltre 600 i frontalieri che hanno deciso di abbandonare la Repubblica.
il Congresso di Stato ha risposto alle proteste e alle preoccupazioni del sindacato e dei lavoratori con l’impegno di preparare un documento specifico sia sulla questione fiscale, sia su quella dei diritti. Documento che martedì 18 maggio sarà posto al tavolo della trattativa fra San Marino e Italia sull’accordo di cooperazione economica.
Per Giorgio Felici “in questo documento il governo del Titano deve chiedere a Roma il pieno rispetto degli accordi e dei trattati internazionali sottoscritti sia con l’Italia, sia con l’Unione Europea”.
Trattati che contengono gli strumenti per evitare una ingiusta “doppia imposizione” (Memorandum d’Intesa e Protocollo Aggiuntivo) e il superamento della precarietà del rapporto di lavoro ( parità di trattamento di cui all’Art. 20 della Convenzione San Marino e Unione Europea).