San Marino, 22 Giugno 2023. Urgente una rivalutazione delle pensioni superiore all’attuale 2,20% annuo e una riorganizzazione della sanità pubblica, dove i tempi di attesa per una visita specialistica sono ormai vicini ai 9 mesi. Previdenza, sanità e politica dei redditi al centro del direttivo della Federazione Pensionati della Confederazione Democratica (FNPS-CDLS) che si è riunito lo scorso mercoledì.
Ma in apertura dei lavori il Segretario della FNPS Pier Marino Canti ha ringraziato tutti i membri del direttivo per l’impegno e il lavoro svolto che ha “portato all’invidiabile risultato dei 3.700 iscritti in regola con il tesseramento, un risultato che consegna alla nostra Federazione la grande responsabilità di essere il più grande punto di riferimento del popolo della terza età sammarinese”.
I membri del direttivo hanno quindi fatto una analisi a tutto campo sulle attività future della Federazione e il dibattito è stato arricchito dai contributi del vice segretario generale della CDLS Gianluigi Giardinieri e del presidente dell’ASDICO Mirco Battazza, che hanno sottolineato le innumerevoli criticità che affliggono il rapporto con il Governo.
Pienamente condivise dai pensionati CDLS le richieste sindacali di attivare un confronto serrato sulla “politica dei redditi”, richieste finora inascoltate mentre l’inflazione che non accenna a diminuire, il carovita e l’aumento dei beni di consumo e di prima necessità sta mettendo in difficoltà un numero crescente di lavoratori, pensionati e famiglie.
In questo scenario di rilevante perdita del potere di acquisto dei soggetti a reddito fisso, è stata nuovamente fortemente stigmatizzata dal Direttivo la scelta del Governo di limitare dal 2023 al 2027 la rivalutazione delle pensioni ordinarie ad un massimo del 2,20% annuo. È indispensabile – afferma il segretario FNPS Canti – un intervento immediato del Governo per aumentare questa percentuale ridicola almeno a quanto ottenuto in fase di rinnovo dei contratti di lavoro.”
Una parte del dibattito è stata poi incentrata sugli ormai endemici problemi della sanità sammarinese: “Auspichiamo che il cambio di vertice alla Segreteria Sanità, puntualizza il segretario della Federpensionati, contribuisca ad affrontare in maniera decisa le innumerevoli criticità del comparto socio-sanitario che ci vengono segnalate giornalmente da decine di pensionate e pensionati. Iniziando dai tempi di attesa, ormai vicini ai 6/9 mesi o più, per le visite specialistiche, alla gestione oltremodo problematica sia del personale che degli ospiti della RSA La Fiorina, fino ad arrivare alle diffuse criticità organizzative della struttura. In questo scenario assistiamo alla sconcertante moltiplicazione di consulenze, esperti e consulenti di vario tipo e di imperscrutabili capacità chiamati alla corte dell’ISS da parte della attuale Direzione. Durante la riunione è arrivata la notizia della nomina di altri tre nuovi responsabili di tre aree che sono state definite ‘strategiche’: Sistema di Gestione Qualità dell’Istituto, per le attività di Governo Clinico e delle procedure amministrative in materia di Libera Professione. Al di là delle discutibilissime modalità di nomina diretta da parte del Comitato Esecutivo, senza che sia stato fatto un regolare concorso o emesso un interpello interno, la Federazione Pensionati CDLS critica fortemente la crescita inarrestabile di nuove strutture amministrative e di controllo, spesso inutili o finalizzate alla collocazione di qualche nuovo dirigente, mentre sarebbe indispensabile rafforzare subito ed in modo diffuso le strutture socio-sanitarie, iniziando dalla medicina di base.”
“E’ indispensabile che il nuovo Segretario alla Sanità si impegni immediatamente per una revisione della riforma pensionistica nella parte relativa alle penalizzazioni per l’uscita anticipata, prosegue Pier Marino Canti, avevamo in più occasioni fatto presente, inascoltati, che le penalizzazioni erano troppo rilevanti; così come l’abbattimento delle penalizzazioni per le donne con uno o più figli è a dir poco ridicolo. Per la Federpensionati CDLS è indispensabile che si avvii quanto prima la riforma di FONDISS che è stata promessa in fase di trattativa, che doveva vedere la luce entro fine giugno ma che sembra sia caduta nel dimenticatoio. Se si vuole realmente la valorizzazione della famiglia ed il contrasto alla denatalità allora è necessario correggere l’errore fatto sempre in fase di riforma pensionistica, ripristinando subito lo 0,5% della contribuzione al Fondo Assegni Familiari che in fase di riforma è stato regalato ai datori di lavoro e provvedendo subito alla revisione in aumento degli assegni familiari.”
In chiusura il Segretario della FNPS-CDLS ribadisce “non possiamo permetterci una crisi di Governo al buio, abbiamo innumerevoli criticità da correggere ed interventi da realizzare: i pensionati e le pensionate sammarinesi fanno sempre più fatica a comprendere le misteriose dinamiche della politica, i nostri iscritti e, più in generale, il Paese chiedono risposte concrete ed interventi incisivi per affrontare il futuro in maniera più serena e condivisa. La FNPS forte dell’esperienza e delle capacità dei propri iscritti è pronta come sempre a dare il proprio contributo di idee e di soluzioni.”